“Con l’acuirsi del divario sociale generato, in Italia, dalla pandemia in corso, è necessario accelerare nella presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti, con i 250 milioni di euro stanziati per acquistare cibi e bevande Made in Italy di qualità, da distribuire alle persone che, anche nella nostra regione, si trovano in gravi difficoltà economiche” è quanto affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa in riferimento alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.276 del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che suddivide lo stanziamento dei fondi dedicati al “Programma annuale di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti” .
A livello nazionale salgono infatti a 4 milioni le persone in difficoltà che con l’aggravarsi della situazione sono costrette a chiedere aiuto per il cibo attraverso le mense o, soprattutto, con la distribuzione di pacchi alimentari. Fra i nuovi poveri nell’autunno 2020 ci sono, coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi, ma anche molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
“Per far fronte alle crescenti richieste occorre – concludono Boeri e Rivarossa – rendere al più presto disponibili i prodotti alimentari da acquistare con le importanti risorse stanziate nel Decreto Rilancio, da destinare alle famiglie più povere per l’emergenza sociale. Si tratta di un primo intervento urgente per far fronte alle crescenti richieste di aiuto che vengono agli Enti impegnati nel volontariato e, allo stesso tempo, per sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare dei nostri territori, colpito dalle difficoltà nelle esportazioni e dalla crisi della ristorazione. In Liguria le persone in difficoltà, ad inizio pandemia, avevano raggiunto il preoccupane numero di 66.580 (2% della popolazione ligure) ma purtroppo le nuove misure restrittive impiegate per contenere il contagio, stanno facendo aumentare le problematiche per le imprese e le famiglie. Le persone in difficoltà sono lo specchio di come va un Paese e non soltanto, in generale, bisognerebbe arrivare ad un azzeramento della fame, ma assicurare per tutti una dieta sana, equilibrata e sostenibile per l’ambiente, attenta alla salute dei consumatori, rispettosa della biodiversità presenti, riducendo inoltre drasticamente lo spreco alimentare”.