“Assolto per la seconda volta. E’ la fine di un calvario”. Così Paolo Strescino commenta la sentenza con la quale il Tribunale di Imperia ha accolto i ricorsi presentati dai legali dell’ex Sindaco, annullando “per insussistenza dei presupposti per la loro emanazione” le ventuno multe da 6 mila euro, per un totale di 126 mila euro, notificategli dalla Provincia per la mancata autorizzazione degli scarichi fognari all’epoca in cui rivestiva la carica di primo cittadino.
Imperia: Tribunale annulla maxi multa, parla l’ex Sindaco Strescino
“Non bastava il primo processo penale, al termine del quale, dopo cinque anni, sono stato assolto perché il fatto non sussiste – dichiara Strescino – Dopo quattro anni e mezzo è arrivato il verdetto anche in questo secondo procedimento. Non c’entro nulla. Tutto era nato dopo che mi erano state notificate da un dirigente della Provincia di Imperia decine di raccomandate per una multa totale di 120 mila euro.
Quale dirigente? Manolo Crocetta, oggi impiegato presso il Comune di Imperia. Siccome si fa un gran parlare di giustizia, credo sia doveroso sottolineare che chiunque, prima di notificare una multa da 120 mila euro, dovrebbe assicurarsi che ci siano tutti i presupposti.
Per di più i miei legali si sono ritrovati in una situazione oserei dire surreale. In Tribunale si sono trovati di fronte, come difensore del Comune, proprio Crocetta. Ha difeso il Comune da un provvedimento da lui stesso adottato. Un’assurdità tutta italiana, deontologicamente imbarazzante.
Richiesta danni? Stiamo valutando.
Come privato cittadino mi sono sentito aggredito, 120 mila euro sono tanti soldi, che possono cambiare la vita di una persona. E’ la fine di un calvario. Ogni mia scelta personale in questi anni è stata condizionata da questa vicenda. Per altro, su tematiche sulle quali mi ero speso quando ero amministratore. Durante l’amministrazione Strescino c’era un’attenzione particolare su tante cose che prima erano dimenticate. E questo mi lasciava da pensare prima e mi lascia da pensare adesso. Le stesse cose avvenivano in altri comuni, ma solo Imperia veniva perseguita. Eravamo sotto la lente di ingrandimento.
Ora finalmente è stata ristabilita la verità. Assolto per la seconda volta”.