La Liguria resta arancione. Lo ha stabilito il Ministro della Salute Roberto Speranza con apposita ordinanza. Restano dunque in vigore tutte le principali norme anti-covid, con bar e ristoranti chiusi, divieto di spostamento tra comuni e coprifuoco dalle 22.
Covid: Liguria resta zona arancione
L’indice Rt, in Italia, è sceso a 1.18, un netto miglioramento rispetto alle scorse settimane. Lo stesso vale per la Liguria, il cui indice Rt è sceso sotto il livello di guardia, ovvero sotto l’1.
Più in generale, nessuna regione italiana cambierà colore in questa settimana (unico dubbio l’Abruzzo). Bisognerà a questo punto aspettare la prossima per poter vedere dei cambiamenti significativi. Per quel che concerne la Liguria, dunque, non c’è stato il tanto temuto passaggio a zona rossa, come predetto dai principali quotidiani nazionali. L’auspicio, espresso anche dal Presidente Giovanni Toti, è di un ritorno, in tempi brevi, in zona gialla.
Covid: Liguria zona arancione, ecco cosa cambia
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
- b) È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
- c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.