Antonella Micali, 45 anni, avvocato, di Imperia, ha presentato denuncia nei giorni scorsi alla Polizia Postale in quanto vittima di una tentata truffa sul proprio conto corrente bancario.
Imperia: tentata truffa, avvocato presenta denuncia alla Polizia Postalet
“Lo scorso 19 novembre, intorno alle 15.30 – racconta Antonella a ImperiaPost – ho ricevuto un messaggio sul mio cellulare, proveniente da Intesa San Paolo, la mia banca, con scritto ‘Gentile Cliente, abbiamo rilevato un accesso anomalo al suo conto business, segua la procedura per verificare https://is.gd/LoginEntra’.
Avendo già avuto messaggi simili in passato dalla banca, ho cliccato sul link indicato nel messaggio che mi ha portato alla schermata principale della Banca Intesa San Paolo dove venivo informata che la mia segnalazione era stata presa in carico e che sarei stata contattata da un operatore”.
“Intorno alle 15.55 – prosegue Antonella – mi ha contattato, dal numero della Banca Intesa San Paolo, 011.8019200, un operatore. Mi ha messo in allerta, dicendomi che qualcuno stava per fare un bonifico all’estero e che era necessario bloccare il mio conto. Successivamente mi ha detto di stare tranquilla, in modo anche insistente, il che mi ha insospettito. Mi ha chiesto se avessi fatto o meno acquisti all’estero recentemente e mi ha avvertito che mi sarebbe arrivato un messaggio con il codice dell’operazione sospetta in modo tale da verificare se l’avessi fatta io”.
Poco poco mi sono arrivati due messaggi, il primo: ‘O-Key Sms usa xxxxx per autorizzare un bonifico Europeo a xxxxxxx Giuseppe, Iban xxxxxxxxxx, per un importo pari a 9.100 euro“. Il secondo ‘Codice di Sicurezza – per completare il bonifico xxxxxx di euro 9.100 a favore di xxxxxxx Giuseppe’.
Un doppio messaggio che mi ha insospettito ancora di più. Ma il momento in cui ho capito che mi trovavo davanti a un truffatore è quando l’operatore mi ha richiamato chiedendomi di leggere tutti i messaggi che mi erano arrivati, comprensivi dei codici di sicurezza Otp. A quel punto ho buttato giù il telefono e ho chiamato la mia banca. Ho bloccato carte e conti e mi è stato confermato che nessun operatore mi aveva contattato e che esiste un solo numero verde ufficiale. Inoltre mi è stato detto che nessun operatore chiede mai di fornire dati per telefono”.
“E’ evidente – conclude Antonella – che il truffatore ha prima piratato il numero della banca, poi, dopo il mio clic sul link inviatomi, è riuscito ad accedere alla mia home banking. Se avessi fornito il codice di sicurezza mi avrebbe portato via oltre 9 mila euro. Bisogna stare attenti, sempre, quando arrivano certe telefonate. Per questo ho deciso di raccontare questa mia vicenda”.