IMPERIA – Dopo la lettera inviata dal giovane Filippo Balestra, figlio del consigliere comunale Fulvio Balestra, ai mezzi d’informazione, il consigliere Giuseppe Fossati prende virtualmente la penna in mano e risponde – con grazia – al 13enne. Parole, quelle di Fossati, che sembrano mirare ad alleggerire la polemica, quanto meno quella con un ragazzino forse troppo giovane per occuparsi delle ‘beghe’ cittadine. Ma un consiglio…quello sì: “cerca di essere un po’ più rispettoso delle persone e delle loro idee, specialmente se sono diverse dalle tue“.
“Caro Filippo,
ho letto la lettera che cortesemente mi hai inviato a mezzo stampa. Un mezzo insolito per un tredicenne, anche nei toni, di rivolgersi ad un adulto.
Segno dei tempi, siete una generazione veramente intraprendente. Ti ringrazio molto per l’attenzione che mostri per quello che scrivo e dico. Sei un ragazzo molto informato; ingenuamente ero convinto che nessun tredicenne sapesse cos’è la Tradeco o seguisse i consigli comunali. Sai com’è, quando avevo grosso modo la tua età, anche mio padre era consigliere comunale, ma, confesso, non mi interessavo affatto al dibattito politico.
Ricordo solo che a casa era molto nervoso e criticava sempre il Sindaco del tempo (si vede che è un male di famiglia). Mi fa piacere apprendere di essere seguito anche dai ragazzi di seconda media, come te, anche se, mi par di capire, tu non apprezzi il mio punto di vista sull’amministrazione di cui Tuo padre fa parte.
Lo capisco, sei nella meravigliosa età in cui il padre e’ un Eroe senza macchia e senza paura, un Cavaliere errante che combatte contro i malvagi, per difendere i deboli, riparare i torti, diffondere il bene e salvare il Mondo; quindi, chiunque lo critichi, anche indirettamente, e’ un malvagio fellone, un maramaldo, uno svergognato mentitore, un lestofante da gettare nella più profonda e buia delle caverne, in pasto al Drago a tre teste.
E’ un bene che sia così e spero, per te e per l’amico Fulvio, che continui ad esserlo; confesso che per me lo è sempre stato e lo è ancora, all’alba dei cinquant’anni e con un padre che, purtroppo, mi ha lasciato da molto tempo (per inciso, ti confido che infatti quel Sindaco ‘nemico’ di mio padre mi è sempre rimasto antipatico).
Non voglio, ne’ ritengo opportuno, quindi, rompere l’incantesimo e controbattere quello che affermi con tanta passione. Quello che avevo da dire, l’ho già detto e tu lo hai letto.
Quello che è, lo vedi, come tutti, camminando per la nostra città. Presta attenzione, però: quegli animaletti grigi che corrono intorno ai rifiuti o ti attraversano la strada (ieri mi è capitato due volte) non sono gioiosi scoiattoli di Mago Merlino, inviati a scovare i maramaldi che, con il favore delle tenebre, prendono i rifiuti riposti nei capienti cassonetti e li riversano malignamente per strada per far dispetto a Re Artù.
Caro Filippo, vivi sereno la tua meravigliosa età. Viviamo in un bel posto per un tredicenne. Le noiose dispute verbali, i batti e ribatti, le accuse di essere falsi e bugiardi, lasciamoli ai polemici adulti come me. Permettimi solo un affettuoso consiglio, da padre di un tuo quasi coetaneo: cerca di essere un po’ più rispettoso delle persone e delle loro idee, specialmente se sono diverse dalle tue.
Ricorda: nessuno ha la verità in tasca, ma ciascuno ha il suo rispettabile punto di vista. Sai, ho impiegato una vita a carpirlo. Spero che queste poche righe aiutino anche te a farlo“.