Questa settimana la rubrica di consulenze legali si occuperà di animali domestici in appartamento. Grazie alla collaborazione dell’avvocato R. Tahiri, i lettori potranno formulare alcune domande di carattere generale sui problemi che si trovano a dover affrontare.
La domanda
“Buongiorno, ho preso in affitto un appartamento sottoscrivendo un contratto nel quale era presente una clausola di divieto di detenere animali domestici, pena l’immediata risoluzione.
Io non ho animali, ma la mia compagna possiede un cane di piccola taglia e di rado (3/4 we l’anno) viene a trovarmi, abitando ad una considerevole distanza da me, portandosi appunto l’animale.
Premesso che il cane in questione è di piccola taglia, pulitissimo, addomesticato a non fare i bisogni né in casa né all’interno del condominio (cortile, parcheggio e altre zone comuni), che inoltre non arreca alcun disturbo in termini di rumorosità e che il padrone di casa sarà sempre libero di visionare l’appartamento come e quando vuole al fine di rilevare eventuali danni causati dal cane (talvolta i bambini sono fonte di danni e disturbi alla quiete più degli animali …), può lo stesso il proprietario impedirmi di ospitare una persona alla quale sono sentimentalmente legato, ripeto, alla fine per pochi giorni all’anno? Ringrazio anticipatamente per il riscontro e saluto cordialmente”.
Il Parere
Il nostro lettore pone un quesito sulla legittimità del divieto contrattuale di detenere animali domestici; preliminarmente, si evidenzia che l’art. 1138 del Codice Civile stabilisce che: “[…] Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici[…] ”; pertanto, vige il principio di libertà del proprietario dell’immobile di poter avere animali domestici in casa.
In riferimento, invece, ai contratti di locazione, nessuna norma vieta al locatore di prevedere nel contratto di locazione un divieto di detenere animali domestici in quanto trattasi di una libera determinazione tra le parti stipulanti (unico limite: le disposizioni di Legge).
Dunque, la clausola che vieta la detenzione di animali da affezione inserita nel contratto é valida e se l’inquilino non rispetta la previsione contrattuale rischia la risoluzione del rapporto per inadempimento ovvero rischia di dover lasciare la sua abitazione.
Nel caso descritto dal nostro lettore, però, si ritiene che non vi siano i presupposti per una risoluzione del contratto per inadempimento in quanto parrebbe trattasi di un animale di piccola taglia, pulito e non rumoroso ma, soprattutto, alla luce del brevissimo periodo di permanenza (3/4 weekend/anno).
A cura dell’Avv. Ramadan Tahiri, in collaborazione con l’avv. Sonia Fallico.