13 Novembre 2024 07:46

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13 Novembre 2024 07:46

Imperia: Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. “Durante il lockdown aumentati i casi in emergenza. Nel 2019 115 richieste di aiuto”

In breve: Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

“Durante il lockdown sono diminuite le chiamate al numero verde, ma è aumentato il numero di casi in emergenza. È un periodo che mette a dura prova tutti e rende ancora più difficili le situazioni già critiche. Lo afferma Martina Gandolfo, coordinatrice del Centro Antiviolenza ISV, che opera su Imperia, Sanremo e Ventimiglia.

Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per avere un quadro sulla problematica nel nostro territorio, ImperiaPost ha intervistato la coordinatrice del Centro che ogni anno assiste decine e decine di donne.

Imperia: Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne

Quante donne si sono rivolte al centro nel 2019?

“Sono state 115 in totale a rivolgersi al centro antiviolenza, tra quelle che hanno chiesto informazioni e quelle che hanno iniziato un vero e proprio percorso di fuori uscita dal contesto di violenza.

La situazione più ricorrente è quella in cui la donna subisce violenza dal proprio partner o ex partner. Quasi sempre il soggetto maltrattante è tra le mura domestiche, dove purtroppo ci sono spesso anche minori. L’elemento che contraddistingue i casi è la violenza psicologica e spesso anche quella fisica. La fascia di età va soprattutto dai 30 e i 50 anni”.

Invece, quest’anno con l’emergenza Covid e il lockdown, i numeri sono cambiati?

Finora sono circa 80 le donne che seguiamo. Si è verificata una leggera diminuzione del numero. Questo è dovuto sopratutto al periodo di lockdown, durante il quale le donne che vivono situazioni di violenza sono state costrette a rimanere in casa, con minori possibilità di chiedere aiuto.

C’è stata una notevole diminuzione delle chiamate al numero verde, mentre, dall’altra parte, è aumentato il numero di casi in emergenza, per cui siamo stati contattati dalle forze dell’ordine o dagli assistenti sociali.

Nonostante l’emergenza e il lockdown, l’attività del centro non si è mai fermata. Abbiamo continuato a seguire i nostri casi in carico e a ricevere nuove richieste”.

Avete pensato a nuove possibilità per contattarvi?

Sì, il periodo di lockdown ci ha portato a fare una riflessione per facilitare le donne a chiedere aiuto anche nelle situazioni in cui si trovano 24 ore su 24 in casa con il soggetto maltrattante. Da qui è nato il progetto per la creazione di un “chatbot” da installare sul nostro sito internet.

Si tratta di una sorta di operatrice virtuale che 24/24, 7/7, risponde alle persone che cercano assistenza, rispondendo automaticamente a domande che si fanno tipicamente in questi casi: “Cosa succede se mi rivolgo al centro antiviolenza?” “Il mio partner lo verrà a sapere?” “Cosa succederà ai miei figli?”, ecc. Tutto in forma anonima. Un modo per dare informazioni anche a chi, in quel momento, non è nella possibilità di fare una telefonata. Al termine della conversazione, c’è la possibilità di scegliere se essere ricontattata lasciando il proprio numero.

L‘emergenza Covid e il lockdown avranno ulteriori conseguenze?

“È un periodo che mette a dura prova tutti e rende ancora più difficili le situazioni già critiche. Il passare più tempo in casa senza possibilità di uscire e chiedere aiuto sicuramente influisce. Anche le difficoltà economiche che derivano dal lockdown possono essere fattori che vanno a intensificare problemi che portano alla violenza. Noi non ci fermiamo mai e cerchiamo sempre nuovi modi per essere il più possibile raggiungibili”.

Quest’anno non ci possono essere incontri per via dell’emergenza Covid.

“Sì, purtroppo per l’emergenza Covid non possiamo organizzare eventi e i nostri progetti in presenza nelle scuole, ma stiamo pensando a meeting a distanza, con insegnanti e ragazzi, insieme ad Asl e forze dell’ordine, per aumentare la consapevolezza sul problema. Per la giornata di oggi abbiamo in programma un video in diretta su Facebook con altre associazioni a partire dalle ore 16 (clicca qui), al quale parteciperanno numerosi relatori. Inoltre portiamo avanti anche altre iniziative, come il calendario realizzato a scopo benefico con la collaborazione dei giocatori dell’Union Riviera Rugby e le ragazze della società di ginnastica ritmica Cerchio d’oro”.

Cosa direbbe a chi si trova in una situazione di violenza e non ha ancora trovato la forza di chiedere aiuto?

“Dico sempre di non aver timore di rivolgersi a noi. Saranno accompagnate in un percorso in totale rispetto dei loro tempi e delle loro scelte, in assoluta riservatezza. Nessuna decisione sarà presa senza il loro consenso. Spesso le mamme sono preoccupate per i figli, pensando di poter essere considerate cattive madri e di esserne allontanate. Noi ribadiamo che nessuno le giudicherà che verranno tutelate insieme ai figli”.

 

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