26 Dicembre 2024 07:27

26 Dicembre 2024 07:27

EMERGENZA CASA – IL 9 LUGLIO CONSIGLIO MONOTEMATICO. SERVALLI:”TRA DUE MESI, TRENTA FAMIGLIE IN MEZZO A UNA STRADA”

In breve: Servalli: "Ad oggi i gruppi di maggioranza non hanno ancora firmato e speriamo che da qua al consiglio lo facciano perché sarebbe un brutto segnale se non lo facessero".
Da sinistra: Gian Franco Grosso e Mauro Servalli
Da sinistra: Gian Franco Grosso e Mauro Servalli

Imperia – È emergenza abitativa. “Ci sono oltre 30 famiglie che nei prossimi due mesi rischiano di rimane  in mezzo a una strada”. I consiglieri comunali Mauro Servalli e Gianfranco Grosso di “Imperia Bene Comune” illustrano durante la conferenza stampa terminata  poco fa l’iniziativa consiliare che avrà luogo il prossimo 9 luglio con un consiglio comunale apposito. Otto mozioni sull’emergenza  abitativa che porteranno il consiglio comunale a impegnarsi su uno dei problemi più sentiti in città. 

“Nel Comune di Imperia – spiega Servalli – nel 2013 sono stati eseguiti 62 sfratti per morosità di cui soltanto due per finita locazione. Sempre nel 2013, rispetto al 2012, gli sfratti per morosità sono aumentati del 40%. Il dato più allarmante è quello lanciato dai Servizi Sociali:  ci sono 39 famiglie in carico da oltre un anno che stanno andando incontro allo sfratto esecutivo. Undici di queste sono composte da cittadini stranieri e le altre 28 sono italiane. Dal 2012 al 2013 si è passati dall’8,3% al 12,3%  per quanto riguarda la disoccupazione e quella giovanile è passata dal 22,2 % al 41,5% (dati Istat).  

Siamo partiti da una fotografia di una situazione e se uno non vive in una torre d’avorio se ne accorge in che condizione siamo.  Abbiamo indagato sulle risposte che dà il Comune. Arte (Agenzia Regionale Territoriale Edilizia) ha 278 appartamenti con liste d’attesa composte da centinaia di persone. Sono soltanto una decina i casi di mobilità nel biennio di durata delle stesse. I dipendenti dei servizi sociali fanno molto con le risorse a disposizione ma non sono in grado di far fronte all’emergenza.  
 
I due soggetti non riescono a far fronte alla crisi, noi vogliamo innanzi tutto sollevare il problema a livello politico. I comuni non sono in grado di risolvere da soli l’emergenza abitativa e le politiche Governative in atto di certo non li aiutano. Il prossimo 9 luglio abbiamo chiesto e ottenuto grazie all’appoggio degli altri gruppi di minoranza un consiglio monotematico. Abbiamo voluto introdurre il primo punto che è una discussione senza votazione affinché si parli di questa problematica reale.  Ad oggi, i gruppi di maggioranza non hanno ancora firmato e speriamo che da qua al consiglio lo facciano perché sarebbe un brutto segnale se non lo facessero.
 
“Il problema – ha detto Grosso – l’avevamo già affrontato nel novembre scorso con la richiesta di destinare 50 mila euro del fondo di riserva per l’emergenza abitativa. La maggioranza votò contro la nostra proposta ma poi a fine anno hanno integrato il fondo. Vogliamo fare un discorso complessivo sul disagio abitativo, diamo lo spunto all’amministrazione per pensare alla problematica”.
Dopo la discussione porteremo in votazione 8 mozioni:
 
– il reperimento di nuovi immobili. Un paio di appartamenti non utilizzati sono a Oliveto praticamente finiti. Altre abitazioni si possono ricavare da immobili che necessitato una ristrutturazione come la palazzina a Monte Calvario, un immobile in via Romita a Porto Maurizio, l’ex palazzo comunale a Torrazza  e altre.
l’istituzione di un fondo per gli immobili comunali. Il comune possiede tre palazzine da anni senza manutenzioni e in gran parte occupate o che non rendono nulla all’Ente. I soldi degli affitti entrino in un fondo per la ristrutturazione degli immobili stessi.
ristrutturazione immediata della casa Don Glorio, ancora non agibile per un contenzioso con l’assicurazione. 
– l’istituzione dell’Agenzia casa a Imperia,  proposta lanciata da Confedilizia.  La Regione ha istituito agenzia per la casa che consiste nel prendere in affitto gli immobile e garantire i pagamenti a canone sociale ai proprietari. Il progetto è nato nel 2008 ed è presente a Genova,  Spezia, Savona, Tigullio, Rapallo  e Chiavari. La Regione ha destinato 130 mila euro alle altre agenzie che sarebbero dovuti arrivare a Imperia
–  chiediamo la requisizione in uso degli appartamenti dell’ex Palazzaccio invenduti temporaneamente. Due anni fa hanno deciso che ne vendevano 24 e sino a oggi ne hanno venduti 2. Ci sono ancora 22 appartamenti. La mozione si basa su solide basi legali, i tribunali assolvono i sindaci in caso di una situazione di comprovata emergenza.  Ci sono questi 22 alloggi ancora liberi, è l’unica proposta percorribile. Un domani, se scoppiasse l’emergenza lo proporremo al Prefetto. 
chiederemo il diritto alla residenza anagrafica. Si tratta di una campagna promossa da “Libera” e il gruppo “Abele” denominata “Miseria Ladra” in favore delle categorie in difficoltà. Il progetto prevede la possibilità di ottenere la residenza anagrafica in un palazzo comunale. Ciò garantirebbe diritti fondamentali tra cui quello di voto. Questa mozione va in contrasto con il piano casa di Renzi che prevede che se tu occupi una casa non hai il diritto alla residenza, noi chiediamo al comune di imperia di dare la residenza.
la Regione sino al 2013 ha stanziato circa 6 milioni di euro per il fondo sociale per gli affitti. Il contributo è stato cancellato, chiediamo che il sindaco chieda alla Regione il ripristino di tale fondo.
Infine chiediamo una moratoria per gli sfratti per morosità incolpevole, cioè colui che perde il lavoro e di conseguenza si trova a non poter pagare l’affitto. Il Prefetto più invocare la gradazione dell’uso della forza pubblica ed emettere un’ordinanza della sospensione degli sfratti. Il prefetto di Firenze ha emesso un’ordinanza del genere.

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