Nel suo primo giorno di nuovo a tutti gli effetti seduto sulla poltrona di sindaco di Alassio, Marco Melgrati risponde alle domande di ImperiaPost Tv. E non manca di criticare la cosiddetta “Legge Severino”, vale a dire la norma che, a seguito della condanna in primo grado riportata da Melgrati nell’ambito del processo per le “spese pazze” della Regione, lo ha visto sospeso dalla carica per 18 mesi, con il passaggio temporaneo dei poteri al vicesindaco Angelo Galtieri.
Dice Marco Melgrati: “Diciotto mesi sono passati anche velocemente, ma credo che questa Legge Severino sia un’assurdità giuridica, perché il cittadino che viene indagato è da considerarsi innocente fino all’ultimo grado di giudizio. Sempre nel filone genovese dell’inchiesta sulle spese pazze, per altri due soggetti, che sono già arrivati in Cassazione, la Corte di Cassazione ha rinviato gli atti del processo alla Corte di Appello, sostenendo che la Procura ha invertito l’onere della prova“.
Melgrati: “Giunta e maggioranza all’altezza del ruolo. Non hanno fatto rimpiangere la mia assenza.
Sul fronte politico e amministrativo, il sindaco di Alassio sottolinea: “Io ho trovato prima di tutto un amico, perché Angelo Galtieri si è dimostrato un amico, un galantuomo e una persona veramente per bene, che ha ricoperto il suo ruolo di vicesindaco reggente, confrontandosi sempre comunque con me sui temi importanti. Sia con lui, che con la Giunta e la maggioranza, ci siamo sempre confrontati. Ho una squadra di assessori e di consiglieri incaricati che ha svolto al meglio il ruolo. Tutti sono stati veramente all’altezza di questo ruolo e non hanno fatto rimpiangere il fatto che non ero presente“.
di Andrea Pomati – Ornella Forte