24 Dicembre 2024 01:19

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Imperia: i pescatori del porto di Oneglia si schierano a difesa dei colleghi sequestrati dalla Libia/Video

In breve: #riportiamoliacasa è il motto che anima l'iniziativa dei pescatori italiani, volta appunto a ottenere la liberazione dei 18 marittimi di Mazara del Vallo fermati dalle autorità libiche e bloccati da 95 giorni, insieme ai loro pescherecci d'altura,  Antartide e Medinea, internati nel porto di Bengasi

“L’Italia del mare si ferma”: con questo slogan oggi in tutta Italia le flotte pescherecce sono rimaste agli ormeggi e alle 12 in punto, in tutti i porti dello Stivale, sono risuonate le sirene delle barche. L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei Governi sulla vicenda dei pescatori italiani sequestrati dalla Libia.

#riportiamoliacasa è il motto che anima l’iniziativa dei pescatori italiani, volta appunto a ottenere la liberazione dei 18 marittimi di Mazara del Vallo fermati dalle autorità libiche e bloccati da 95 giorni, insieme ai loro pescherecci d’altura,  Antartide e Medinea, internati nel porto di Bengasi.

Il fermo dei due pescherecci italiani era stato operato dalla Gurdia costiera libica agli ordini del generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, contrapposto al governo del premier Al Serraij, riconosciuto dall’ONU e dalla UE, che, senza alcuna autorizzazione, ha esteso i limiti della acque territoriali da ventidue miglia a settanta miglia.

Il suono delle sirene dei pescherecci, questa mattina nel porto di Oneglia

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