Sono stati revocati gli arresti domiciliari ai due uomini arrestati dai Carabinieri di Alassio nell’ambito dell’inchiesta Cocker d’oro, coordinata dal Pm Chiara Venturi, per far luce sull’ipotesi di reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di un’insegnante imperiese di 56 anni.
Insegnante si prostituiva: revocati arresti domiciliari
Nel dettaglio, il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti domiciliari a G.N., 58 anni, marito della professoressa imperiese, difeso dall’avvocato Mario Leone, del foro di Imperia, e R.T., 61 anni, ristoratore di Andora, difeso dall’avvocato Antonella Zerbone, del foro di Savona, disponendo per entrambi una misura cautelare più lieve, ovvero l’obbligo di firma.
Contestualmente al Tribunale del Riesame, anche il Gip di Savona Francesco Meloni, davanti al quale i due arrestati erano comparsi lo scorso 19 novembre, ha disposto la revocato degli arresti domiciliari.
La vicenda
I due arrestati, lo ricordiamo, sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ai danni della 56enne insegnante, che si prostituiva attraverso alcuni siti online, con il nome di “Elena”, ricevendo i clienti in un appartamento di Imperia, in via Pindemonte, e in due alloggi di Andora, in via Cavour e in via Usodimare.
Secondo gli inquirenti, i due arrestati si occupavano di gestire i contatti con i clienti e concordare luoghi per incontri e prestazioni. In certi casi i militari hanno accertato che ai giochi erotici prendeva parte anche il cane della donna, un “cocker”, dal quale ha preso il nome dell’operazione.
Nell’inchiesta è spuntata anche una seconda insegnante che sembra prendesse parte agli incontri a luci rosse.