“Abbiamo confrontato due periodi omogenei tra il periodo febbraio-maggio e il periodo settembre-novembre, su due campioni di circa 300 pazienti con le stesse identiche caratteristiche di età, di gravità e di utilizzo del cosiddetto casco. La mortalità ospedaliera del primo periodo rispetto al secondo è ridotta nel secondo periodo del 50%”. Lo ha spiegato il direttore del Reparto di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti, nel corso del consueto punto stampa sulla situazione epidemiologica della Regione Liguria.
Coronavirus, Liguria: il punto stampa
Giovanni Toti, presidente Regione Liguria
“I dati sono positivi, continua un trend di allentamento della pressione. Oggi come sapete è uscito il report ministeriale, il ventinovesimo. La regione Liguria si conferma la seconda regione italiana con l’RT più basso, siamo a 0,67 (media Italia 0,9), segno che tutto il nostro sistema ha risposto bene. Ci auguriamo ovviamente che questo poi si ripercuota nello stesso modo su tutte le curve relative alla epidemia”.
Filippo Ansaldi, Responsabile prevenzione ALISA
“Come consuetudine vediamo insieme qual è stato il quadro epidemiologico nella nostra regione nella settimana scorsa Per quanto riguarda la curva dell’incidenza e dei nuovi casi, 4 settimane fa abbiamo raggiunto il picco e la curva è in chiaro decremento. Vuol dire che i nuovi casi stanno diminuendo e questo si riflette sul nostro RT.
All’inizio di ottobre l’RT raggiungeva l’1.7, un valore decisamente elevato, ma da allora grazie alle ordinanze sindacali e le ordinanze del presidente di Regione e il Dpcm, grazie soprattutto al rispetto delle misure di sicurezza e distanza, oggi siamo a bcome RT che è oltre 02 punti inferiori al dato nazionale.
Le curve che mostrano la pressione sulle strutture ospedaliere fanno vedere che abbiamo raggiunto il picco dei malati in media intensità il 17 novembre e poi superata una fase di plateau è iniziata la discesa.
Ci sono due ipotesi per quanto riguarda l’allenamento previsto. Da un lato, se continuiamo con misure particolarmente stringenti e soprattutto con il rispetto di queste misure riusciremo a raggiungere i 100 malati di media intensità nel mese di gennaio. Dall’altro, bastano piccoli spostamenti del’RT per avere decine, centinaia di malati in più e chiaramente questo è un richiamo al rispetto delle misure. Lo stesso vale anche per i malati in terapia intensiva, abbiamo superato il picco.
L’attuale situazione della Liguria mostra che la probabilità di andare in difficoltà è piuttosto bassa perché abbiamo un RT contenuto inferiore a 0.7 e la nostra curva è in discesa, ma abbiamo ancora un impatto alto. Vuol dire che abbiamo ancora numerosi malati nelle medie intensità e numerosi malati in terapia intensiva. Globalmente questo rischio viene definito moderato. Mi preme sottolineare che un aumento di incidenza, quindi il mancato rispetto delle raccomandazioni, porterebbe inevitabilmente a implementare la probabilità e quindi passeremo rapidamente a rischi alti e molto alti. Il cambiamento di rischio avrebbe delle conseguenze sul colore della nostra regione”.
Matteo Bassetti, direttore reparto Malattie Infettive San Martino
“Abbiamo confrontato due periodi omogenei tra il periodo febbraio-maggio e il periodo settembre-novembre, su due campioni di circa 300 pazienti con le stesse identiche caratteristiche di età, di gravità e di utilizzo del cosiddetto casco. La mortalità ospedaliera del primo periodo rispetto al secondo è ridotta nel secondo periodo del 50%.
Questo è un dato che conferma che a parità di gravità di malattia a parità di età e a parità di ingresso in ospedale c’è stata una diminuzione significativa della mortalità. Questo dato dovrà essere confermato anche nelle altre strutture, ma pare un buon dato”.