A sostegno dell’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione formulata a carico dell’insegnante imperiese dalla doppia vita è stato indicato che l’uomo non avrebbe altra fonte di reddito tolta quella derivante appunto della prostituzione della moglie. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Mario Leone, si tratta di un “errore determinante”.
Spiega l’avvocato Leone: “Il Tribunale del Riesame ha confermato la revoca degli arresti domiciliari nei confronti delle due persone indagate, come da provvedimento del Gip del Tribunale di Savona di poche ore prima, reputando opportuno consentire la prosecuzione delle attività lavorative che entrambi gli indagati svolgono con regolarità, così come scritto dallo stesso Gip. Peraltro avevamo chiesto anche l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per varie ragioni e lo stesso organo di Giustizia ha respinto tale richiesta evidenziando che il marito della parte offesa (l’insegnante dalla doppia vita ndr) non svolge alcuna attività lecita lavorativa e vive dei guadagni della donna. In realtà il mio assistito ha una stabile occupazione da molti anni, con conseguenti apprezzabili guadagni e di ciò ne è stata data prova sia al Gip, che al Tribunale del Riesame. Le fatture della ditta di cui è contitolare nei mesi di agosto settembre 2020 sono di importo superiore ai 5 mila euro”.
L’avvocato Mario Leone punta al rito abbreviato e annuncia indagini difensive
Continua Leone: “Se il Riesame avesse dato atto, come è verità provata, che il marito della signora svolge regolare attività lavorativa e quindi non vive in alcun modo dei proventi dell’attività “supplementare” della moglie, la nostra richiesta sarebbe stata accolta con conseguente annullamento sostanziale di tutta l’indagine nei confronti del mio assistito. Come sia potuto accadere un errore di fatto così determinante da parte del Tribunale del Riesame non è dato comprendere o forse è solo possibile immaginare. Si vedrà nel prosieguo quali iniziative intraprendere in merito. Per quanto riguarda l’inchiesta, oltre alla parziale soddisfazione per l’accoglimento della revoca degli arresti domiciliari, si procederà probabilmente con alcune indagini difensive e successivamente con la richiesta di giudizio abbreviato in tempi brevi”.