23 Luglio 2024 04:24

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23 Luglio 2024 04:24

Imperia: il Movimento per le Imprese contesta i provvedimenti del Governo. “Non c’è nessuna emergenza, chiediamo un immediato ritorno alla normalità”/Video

In breve: I responsabili del sodalizio annunciano di voler indire delle riunioni sul territorio per "resistere" alle imposizioni del Governo nei confronti delle limitazioni all'apertura degli esercizi commerciali

Il Movimento Imprese Italiane si sta organizzando anche in provincia di Imperia e fa sentire la sua voce attraverso i microfoni di Imperiapost Tv. I responsabili del sodalizio annunciano di voler indire delle riunioni sul territorio per “resistere” alle imposizioni del Governo nei confronti delle limitazioni all’apertura degli esercizi commerciali.

Spiegano i responsabili locali del Movimento, Maurizio Pinto e Alessio Graglia: Chiediamo un immediato ritorno alla normalità perché non esiste nessuna emergenza. Lo dicono tutti i medici che abbiamo convocato per formare un vero e proprio comitato insieme a commercialisti e avvocati. Nessuno mette in dubbio l’esistenza del Covid, che è una sindrome influenzale con un bassissimo tasso di mortalità e produce il 97% di asintomatici, cioè persone sane. I nostri medici, quelli che non vanno in televisione, ci dicono che è un virus curabile. Allora curatelo, ma senza fermar il mondo del lavoro, opprimendo le libertà costituzionalmente garantite ai cittadini. I morti ci sono stati, ma il virus è cambiato così come è cambiato l’approccio alla cura di questo virus. Anche noi abbiamo avuto delle preoccupazioni, ma poi si è capito che è un virus curabile e per questo siamo convinti che non si può bloccare un intero Paese. Chiediamo di portare avanti la nostra vita normale, investire invece che sull’assistenzialismo, sulle strutture sanitarie e sull’assistenza domiciliare per curare le persone a casa, visto che la maggior parte delle persone malate di Covid si può curare a casa. Investiamo sulle terapie intensive, in modo che non esista problema dell’affollamento degli ospedali. Non possiamo rinunciare alla nostra vita perché lo Stato ha tagliato le strutture sanitarie nel corso degli anni”.

“Hanno fabbricato una falsa realtà e creato un regime basato sulla paura. Siamo contro il passaporto sanitario e il vaccino obbligatorio”

Proseguono Pinto e Graglia: “Noi siamo un Comitato nazionale e operiamo in tutta Italia. La strategia è cambiata da quando un mese e mezzo fa abbiamo capito che gli italiani sono impauriti e non riescono a comprendere che è stata fabbricata una verità in realtà falsa, che passa per un segnale di regime basato sulla paura. E’ in atto una vera e propria “riplasmazione della società”. Un cambio dei nostri costumi, per creare un Paese basato sull’assistenzialismo, con persone che non riescono a lavorare e sono oppresse, terrorizzate e tracciate, per giungere a vaccinare l’80% della popolazione. Lo hanno detto tutti, parlamentari e virologi da salotto. Anche Conte ha detto che se almeno il 70% della popolazione non si vaccinerà, si faranno trattamenti sanitari obbligatori. E allora noi diciamo di disobbedire e tornare a una vita normale. Siamo contro il passaporto sanitario e contro il vaccino obbligatorio, che è contro la nostra Costituzione. La Costituzione è legge, mentre i Dpcm di Conte sono incostituzionali. Ci stiamo muovendo con riunioni comune per comune, aperte a tutti, alle quali sono intervenuti già molti imprenditori, commercianti e cittadini. La gente così si rende conto dei problemi. Noi siamo il veicolo per promuovere la reazione della gente”.

Concludono i portavoce del Comitato: “A marzo dicevamo tu mi chiudi, tu mi paghi. Ora diciamo tu non mi chiudi, perché abbiamo studiato e sappiamo di cosa si tratta”.

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