22 Novembre 2024 20:13

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22 Novembre 2024 20:13

Ventimiglia: la polizia di stato ha individuato il “molestatore di Facebook”. mandava messaggi a sfondo sessuale a donne scelte a caso. è un uomo di 78 anni

In breve: La Polizia di Stato, nonostante nessuna vittima avesse finora fatto alcuna denuncia, appresa la notizia dell’esistenza di un “molestatore di Facebook”, che inviava messaggi a sfondo sessuale a donne scelte a caso sui social, ha avviato una serie di accertamenti

La Polizia di Stato, nonostante nessuna vittima avesse finora fatto alcuna denuncia, appresa la notizia dell’esistenza di un “molestatore di Facebook”, che inviava messaggi a sfondo sessuale a donne scelte a caso sui social, ha avviato una serie di accertamenti che hanno coinvolto gli uffici di Polizia di Ventimiglia e la Sezione di Polizia Postale di Imperia.

Alla fine si è scoperto che l’autore dei messaggi a luci rosse è un uomo di 78 anni, residente nella città di frontiera, pensionato. Convocato negli uffici del Commissariato di Ventimiglia, non ha negato l’accusa di avere utilizzato la nota piattaforma di messaggistica istantanea del social Facebook per inviare a donne, scelte in maniera casuale, messaggi indecenti e molesti sempre a sfondo sessuale. Ancora da definire il numero delle vittime. A tal fine la Polizia di Stato ha sottoposto a sequestro lo smartphone dell’indagato per le successive analisi tecniche del suo contenuto. Ai poliziotti l’uomo ha manifestato un chiaro imbarazzo e si è detto pentito e consapevole della gravità delle sue ingiustificabili azioni.

Durante l’interrogatorio ha detto di non comprendere i suoi gesti e si è impegnato a non ripeterli in futuro. E’ stato denunciato a piede libero

Durante l’interrogatorio ha esplicitamente affermato di non comprendere il motivo delle sue azioni e si è impegnato ad evitare di ripeterli in futuro. Nella comunicazione inviata alla Procura della Repubblica di Imperia l’uomo risulta per ora indagato in stato di libertà per il reato di molestie o disturbo alle persone previsto dall’art. 660 del codice penale. La Polizia di Stato invita le donne che ritengono di esserne state vittime a presentare denuncia – querela presso qualsiasi ufficio di Polizia.

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