“Toti, tu chiamale se vuoi lottizzazioni”. Esordisce così Ferruccio Sansa, esponente di opposizione in Consiglio regionale e già candidato alla presidenza per il Centrosinistra, nel commentare le recenti nomine che il presidente Giovanni Toti ha fatto nel Cda della Filse, la Finanziaria ligure per lo Sviluppo, emanazione della Regione e nella Commissione Bilancio.
Spiega Sansa: “Tre poltrone su tre sono andate a candidati del Centrodestra alle elezioni. Poltrone. Sedie. Sgabelli. Altro che Cambiamo, questa è la politica più vecchia del mondo. Il Centrodestra di Giovanni Toti si sta appropriando di ogni carica pubblica disponibile in Liguria. Nei giorni scorsi avevamo segnalato che per la nomina di consigliere di amministrazione di Filse, la finanziaria regionale, il Centrodestra aveva voluto l’avvocato Ilaria Murmura, dirigente della Lega di Salvini e candidato sconfitto alle elezioni regionali. La stessa Murmura che già il Comune di Marco Bucci aveva voluto nella Fondazione Carige. Oggi sul tavolo della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale ecco arrivare altri due nomi designati dal presidente Giovanni Toti per incarichi indicati dalla Regione. Chi sono? Per il Comitato Florovivaistico del Ponente è stato indicato Gian Guido Restieri. Per la Commissione Artigianato della Regione invece è stata scelta Franca Garbarino. Sarà un caso, ma il signor Restieri è stato anche in lista con Gerolamo Calleri, candidato sindaco del centrodestra per il Comune di Albenga. La signora Garbarino, invece, era candidata alle elezioni regionali nella Lista Cambiamo di Toti. Insomma, su tre persone indicate dalla Regione guidata da Toti, tutte e tre sono candidati sconfitti del centrodestra. Il cento per cento. Record mondiale”.
Sansa: “In questo modo il “totismo” sopravvivrà anche dopo Giovanni Toti e governerà la Liguria per anni”
Conclude Ferruccio Sansa: “Noi non pensiamo che chi fa politica, se davvero competente, debba essere discriminato al momento delle nomine. Ma ci pare altrettanto sbagliato, perfino di più, che per ottenere una poltrona si debba avere una tessera di partito. Il rischio è che per ottenere un incarico pubblico si debba essere schierati con il potente di turno. Ora tocca a Toti. Le conseguenze in passato le abbiamo viste tutti: le persone competenti senza tessere di partito erano emarginate. Toti sembra voler continuare così. Nomina dopo nomina, poltrona dopo poltrona. Il suo potere si infiltra ovunque. Dopo il porto affidato al fedele Paolo Emilio Signorini, ecco la Filse. Ora perfino le poltroncine in enti minuscoli. Così il “totismo” sopravvivrà anche dopo Toti e governerà la Liguria per anni”.