23 Novembre 2024 23:21

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23 Novembre 2024 23:21

LETTERE AL DIRETTORE. SPIAGGE PER I CANI: “IMPERIA RETROCEDE E I TURISTI DICONO CHE NON VERRANNO MAI PIÚ”

In breve: Una nostra lettrice ha inviato una lettera aperta ad Imperiapost per segnalare come, in tema di accoglienza per gli animali, la città sia molto indietro

CANI SPIAGGIA

Imperia. Una nostra lettrice ha inviato una lettera aperta ad Imperiapost per segnalare come, in tema di accoglienza per gli animali, la città sia molto indietro:

“E’ una città che amo molto, da 33 anni appena posso scappo nella mia amata casa-rifugio, cosa che faccio sempre più raramente causa “restrizione cani”. La nostra amata casa di Oneglia è anche un bed & breakfast e in qualità di gestori siamo continuamente a contatto con i turisti e rispondiamo ogni giorno imbarazzati a richieste (moltissime in questo periodo) di potenziali turisti e ad ogni mail a cui rispondo mi vergogno nel dire “no guardi, se ha animali lasci perdere Imperia. Da noi sono ammessi, ma per la spiaggia c’è solo una piccola piattaforma di cemento…una piccola e superaffollata area cani, attiva solo da quest’anno, e i bar/ristoranti in genere storcono il naso come se uno arrivasse con uno yeti al guinzaglio“.

Fino all’anno scorso, approfittavamo della spiaggia di torre Garbella, praticamente deserta anche a Ferragosto, ma da quest’anno a qualcuno è venuta la splendida idea di apporre un cartello che vieta l’acceso ai cani (tra l’altro l’ho scoperto un giorno di maggio in cui, con il mio cane, andavo con un gruppo di ragazzi a pulire la spiaggia dalle schifezze umane…paradossale!).

Mentre le altre regioni e province italiane si adattano in tal senso e dedicano sempre più spazio e lidi alla balneazione umano-canina, oltre che per iniettare senso civico, sensibilizzare contrastare l’abbandono, credo anche per andare incontro ad una domanda turistica sempre più pressante e conquistare grosse fette di turismo; se provate a digitare su google “spiagge liguria..la ricerca più effettuata è “cani ammessi”, i cani sono ormai a tutti gli effetti dei membri della famiglia e in Italia per Eurispes ci sono cani nel 55,6% delle nostre case, un dato in continua crescita, per i quali spendiamo 1,2 miliardi di euro l’anno, altro dato che aumenta di 5 punti percentuali all’anno (fonte il sole 24ore), uno dei pochi settori senza crisi…. ma chi mette i cartelli ed emette le ordinanze in che mondo vive????).

Perchè Imperia retrocede invece di progredire? Perchè è così miope da non riuscire a vedere la possibilità pazzesca di espansione del turismo? Perchè nessuno viene in una di queste aree a sentire i commenti della famiglia che dice “ci siamo fatti 300 km e abbiamo speso 300 euro di hotel e autostrada per venire in ‘sta m…??? Mai più caro, prossima settimana andiamo in Toscana!!!”..

La situazione nell’unica spiaggia a noi permessa tra Oneglia e Porto (quella vicina al Buraxen) è pietosa (ma ancora grazie…). Sembra una piccola area cani all’aperto..non un luogo di vacanza in cui rilassarsi con la famiglia.
Proprio qui ogni fine settimana incontro famiglie intere e comitive di tedeschi, milanesi e torinesi che leggono di questa spiaggia e vengono appositamente per stare con bambini e cani in spiaggia, e tutti dicono che non ci torneranno mai più.
Voi li portereste i vostri bimbi in quella spiaggia? 50 metri quadri di ferri arrugginiti, vetri rotti, su una colata di cemento e in cui è impossibile fare il bagno? La scorsa domenica saremo state 30 persone e 15 cani e le spiagge limitrofe erano praticamente vuote.

Quest’anno non trascorrerò le mie vacanze e i week end ad Imperia, ma con amici umani e canini nelle “progressive” Toscana e Francia: qui, oltre a quelle libere, le spiagge a pagamento che ammettono animali sono strapiene anche a maggio e giugno!
Qui non mi sento discriminata se ho scelto di condividere la mia vita anche con un quadrupede e non devo scegliere se godermi la vacanza o amare il mio cane.
L’accesso andrebbe vietato agli “incivili”, a chi la spiaggia la sporca, a chi lascia i resti delle proprie bivaccate e bevute, non a chi libera un cane da un canile e sceglie di portarlo con sè nella vita come il resto della famiglia”.

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