L’assessore all’arredo urbano Maria Teresa Parodi ha scritto alla nostra redazione per rispondere alla lettera inviataci da un nostro lettore con la quale veniva evidenziata la carenza della città di Imperia in materia di spiagge per cani e più in generale per quanto concerne l’ospitalità degli animali a quattro zampe.
Rispondo con molto piacere alla lettera che una vostra lettrice ha inviato alla redazione per segnalare problematiche inerenti l’accoglienza degli animali in città. Tengo subito a chiarire che condivido assolutamente le rimostranze della lettrice in quanto nella città di Imperia non è mai stata posta attenzione a questa esigenza che io trovo giusta e anche economicamente importante. Infatti, non appena mi è stata conferita la delega al verde e all’arredo urbano mi sono adoperata affinché si facesse una programmazione in tal senso. Il primo passo è stata l’approvazione del regolamento ‘Uso e fruizione del verde pubblico e delle aree gioco’ avvenuta nel dicembre 2013. Con l’introduzione della nuova norma l’amministrazione ha inteso promuovere la funzione sociale, ricreativa e didattica del verde in ambito cittadino. Con il regolamento, la salvaguardia dell’ambiente e delle attrezzature è adeguatamente garantita unitamente alle esigenze dei cittadini che diventano protagonisti virtuosi e non più solo ‘vittime’ di prescrizioni senza veri obiettivi come era stato nel vecchio regolamento di emanazione prefettizia che escludeva l’accesso dei cani ai parchi.
Un elemento molto importante previsto e disciplinato dal regolamento è l’istituzione dei ‘giardini dei cani’, aree verdi in cui poter far correre i propri cani. Ad oggi è stato creato un giardino dei cani al Prino che ha già attirato grande affluenza di cittadini con i propri amici e a breve ne sarà completato uno a Oneglia. Questo intervento è stato realizzato grazie agli operatori comunali e con le poche risorse a disposizione.
Analogamente ai ‘giardini dei cani’ è mia intenzione completare questo progetto con la realizzazione di due spiagge libere, una a Oneglia e una a Porto Maurizio, in cui l’uomo può recarsi con i propri amici animali (cani e gatti). Queste spiagge oltre che a fornire un servizio per chi ama gli animali potranno essere un’ulteriore attrattiva a scegliere Imperia per i turisti che viaggiano con i propri amici animali e potrà anche essere un incentivo a portarli con sé evitandone l’abbandono durante l’estate.
Il mio obiettivo è coniugare armonicamente le esigenze dei diversi cittadini in modo che tutti possano avere il piacere di vivere nella propria città potendo liberamente fare quello che piace senza danneggiare alcuno.
Qualche giorno fa passando dai giardini Città di Rosario ho incontrato un imperiese, Alessandro, che praticava lo slackline, una corda tesa tra due alberi su cui si effettua una prova di equilibrio e bilanciamento dinamico. Ho trovato molto bello pensare che un giorno tutti gli imperiesi possano vivere a pieno gli spazi pubblici rispettando la natura e godendone come faceva questo ragazzo. Vivere la città la fa amare di più e se una cosa la ami la rispetti.
Questo modo di programmare sicuramente richiede impegno e impone scelte che raggiungeranno gli obiettivi non nell’immediato ma nel tempo. E’ un vero cambiamento culturale che voglio raggiungere.
Sulla scia di queste considerazioni ieri (19 giugno) nel giardino dei cani di borgo Prino si è svolto ‘Cani in Festa’ un evento realizzato dal Comune in collaborazione con il Centro Cinofilo Ligure, C.M.A. e PETTEAM.
All’evento, frutto della collaborazione tra il pubblico e il mondo delle associazioni, erano presenti molti cani accompagnati dai loro padroni, ma anche cittadini senza animali. Questo in pieno spirito dell’iniziativa che aveva l’obiettivo di superare le divergenze che nascono abitualmente fra i cittadini possessori di cani e quelli che invece non li hanno e che spesso nutrono pregiudizi nei confronti degli animali.
Il mio augurio é che in futuro nessuno possa dire che Imperia non è in grado di accogliere chi ama gli animali e li porta con sé come un membro della propria famiglia“.