Siamo fatti così. Italiani, sempre bravi a complicarci la vita. E così gli azzurri di Prandelli, osannati dopo la vittoria all’esordio con l’Inghilterra, sono usciti sconfitti 1-0 dal match con il Costarica (incredibilmente già qualificato agli ottavi di finale) al termine di un incontro giocato davvero male. Gambe molli e senza idee l’Italia è stata punita da un gol di Ruiz all 44′ del primo tempo dopo che un minuto prima l’arbitro Osses aveva negato un rigore solare al Costarica per un evidente fallo di Chiellini su Campbell. Brutta anche la prova di Balotelli. Il talento rossonero è il vero specchio della Nazionale di Prandelli. Tanto concreto e concentrato con l’Inghilterra quanto spaesato e fumoso nel match con il Costarica. Pesano come macigni le due occasioni sprecate a metà primo tempo, a tu per tu con il portiere Navas. Nella ripresa gli azzurri cercano il parecchio senza convinzione, rischiando più volte di incassare il gol del raddoppio che avrebbe complicato ulteriormente il cammino verso la qualificazione. Martedì servirà un’altra Italia con l’Uruguay per staccare il pass per gli ottavi di finale. Basterebbe anche un pareggio, ma a fare calcoli nel calcio, si sa, ci si scotta facilmente.
LE PAGELLE
BUFFON: 5.5 Il suo esco-non esco costa caro all’Italia sul gol di Ruiz. Per il resto appare sempre poco sicuro sulle palle inattive. Forse sarebbe stato meglio rinnovare la fiducia a Sirigu in attesa di un pieno recupero del portiere della Juventus.
ABATE 5: La brutta copia del terzino tutto corsa dello scudetto milanista. Sempre in ritardo, non arriva mai al cross. Se nell’ultima stagione ha faticato a trovare spazio in un Milan “malato” di vittorie un motivo ci sarà.
BARZAGLI 6: Uno dei pochi a tenere botta in difesa sui furetti costaricani. Nella ripresa avanza il suo baricentro per dare manforte all’attacco azzurro, ma senza mai incidere.
CHIELLINI 4.5: Perde Ruiz in occasione del gol del Costarica e lancia in campo aperto Campbell sbagliando un controllo di palla elementare e causando, nel tentativo di recuperare, un rigore solare non visto dall’arbitro. Nella ripresa tiene bene l’uno contro un con gli avanti costaricani, ma non basta per salvare una prestazione deludente.
DARMIAN 6: Uno dei pochi a rendersi pericoloso, con qualche cross e con una conclusione deviata in angolo dal portiere costaricano. Uno delle poche note liete di giornata.
DE ROSSI 5: Umiliato in alcuni casi dal funambolo Bolaños, perde le redini del centrocampo a metà primo tempo e non le ritrova più. In debito di ossigeno, forse ha bisogno di tirare il fiato dopo una stagione straordinaria con la maglia della Roma.
CANDREVA 5: Fuoco e fiamme con l’Inghilterra, all’acqua di rose oggi contro il Costarica. Non si rende mai pericoloso dalle parti di Navas e non riesce a innescare Balotelli come contro gli inglesi (dal 12′ s.t. INSIGNE 4: Non la vede mai. Si lascia cadere a ogni contatto e l’arbitro lo invita sempre a rialzarsi. Irritante nel costante tentativo di trovare l’imbucata centrale).
MOTTA 4.5: I ritmi del Costarica gli fanno girare la testa. Va due volte più piano degli avversari e rallenta costantemente il gioco. Un pesce fuor d’acqua. Esce alla fine del primo tempo (dal 1′ s.t. CASSANO 4: Prestazione da dimenticare. Sbaglia passaggi elementari e gioca senza grinta. Voleva tanto esordire in un Mondiale, l’ha fatto nel peggior modo possibile).
PIRLO 6: Raggiunge la sufficienza perché nel primo tempo mette Balotelli davanti alla porta e innesca le uniche azioni pericolose dell’Italia. Nella ripresa scompare. Gli avversari corrono il doppio e la classe, a volte, non basta.
MARCHISIO 5.5: Non incide come con l’Inghilterra. Fatica a trovare la posizione e soffre la fisicità dei costaricani (dal 25′ s.t. Cerci 5.5 Costantemente ignorato dai compagni che si intestardiscono ad attaccare per vie centrali. L’impressioni, però, è che il teatro del Mondiale lo intimorisca, e non poco. Deve ritrovarsi, perché la Nazionale ha bisogno come il pane di giocatori che saltino l’uomo).
BALOTELLI 4.5: Si divora un gol con un mezzo pallonetto che grida ancora vendetta. Appare svogliato e senza idee. Da un giocatore come lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, ma il tempo delle promesse è finito. Ora ci vogliono i fatti.