24 Luglio 2024 02:19

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Sensori di parcheggio per auto: come funzionano e perché sono fondamentali!

In breve: Evidentemente, la scelta del miglior sensore dipenderà dal proprio autoveicolo e dalle relative esigenze: un’attenta valutazione dei pro e dei contro di ciascun modello permetterà di effettuare un investimento sicuro ed efficace.

I sensori di parcheggio per auto sono dei dispositivi sempre più diffusi nei moderni veicoli. Ma come funziona questa tecnologia? Come acquistare i migliori? E come si installano, se il proprio veicolo non li ha in dotazione?

Foto tratta dal negozio online auto-doc.it 

Perché i sensori di parcheggio per auto sono utili?

La prima cosa che vogliamo condividere in questo focus è legato alla necessità di puntualizzare che i sensori di parcheggio sono uno degli accessori più utili per la propria auto, considerato che attraverso il loro utilizzo possiamo essere informati sulla vicinanza di un ostacolo. Sebbene la loro utilità non si limiti al solo parcheggio, è proprio in questa manovra che diventano un fedele assistente, fondamentale per evitare involontarie strisciate su altre macchine, pali, delimitatori e altri ostacoli.

Qual è il principio di funzionamento dei sensori di parcheggio

Il funzionamento dei sensori di parcheggio è piuttosto semplice: installati generalmente nei paraurti, sono in grado di rilevare la presenza di ostacoli vicini, allertando la centralina, la quale – a sua volta – avviserà in tempo reale il conducente di questo rischio, sia mediante un segnale acustico, sia attraverso una spia che si accenderà sul display del cruscotto.

I sensori di parcheggio si avviano in maniera automatica nel momento in cui viene inserita la marcia indietro, anche se nei più recenti sistemi è possibile personalizzare l’attivazione e la disattivazione degli stessi, andando a rendere ancora più versatile la sua funzione. Inoltre, sempre più frequentemente i sensori di parcheggio sono integrati con una telecamera posteriore che permette la visione diretta degli ostacoli.

Cosa cercare quando si sceglie un sensore di parcheggio

In commercio esistono diverse tipologie e tecnologie di sensori di parcheggio, e la scelta dell’una o dell’altra versione non potrà che dipendere dalle proprie preferenze, dalle compatibilità con la propria autovettura e dalle proprie abitudini di utilizzo.

Possiamo infatti distinguere tra:

  • sensori ad ultrasuoni, che emettono un’onda sonora dal retro della vettura, che rimbalza contro gli ostacoli e torna indietro verso il sensore ricevitore. Il beep che il sensore ad ultrasuoni emetterà sarà sempre più frequente quanto più ci si avvicina all’ostacolo;
  • sensori elettromagnetici, applicati con una striscia sul paraurti, attivata dalla centralina elettronica all’inserimento della retromarcia, generando un campo elettromagnetico che a sua volta viene perturbato dalla presenza degli ostacoli;
  • sensori wireless o con cavo, applicabili praticamente a qualsiasi modello di auto, con passaggio di fili o con segnale wireless alla centralina.

Evidentemente, la scelta del miglior sensore dipenderà dal proprio autoveicolo e dalle relative esigenze: un’attenta valutazione dei pro e dei contro di ciascun modello permetterà di effettuare un investimento sicuro ed efficace.

Come installare i sensori di parcheggio dell’auto

Fermo restando che la procedura di installazione dei sensori di parcheggio dell’auto dipenderà dal modello di sensore che si è scelto di acquistare, la prima cosa che consigliamo di fare è prendere le misure, in maniera tale da poter tracciare i punti che serviranno per l’effettuazione dei fori o, a seconda della versione, l’incollaggio delle strisce che incorporano i sensori. Per quanto concerne l’altezza, è fondamentale orientarsi tra i 50 e i 70 centimetri dal pavimento, ovvero all’altezza del paraurti. Una volta segnati i punti di installazione con un pennarello, si potrà procedere al fissaggio degli stessi.

Fatto ciò, il secondo passo non potrà che essere rappresentato dalla necessità di collegare i sensori alla centralina, individuando il cavetto della luce della retromarcia: di norma è necessario aprire il portabagagli e smontare il pannello delle luci di destra, al fine di trovare il cavetto e farlo scorrere verso il bagagliaio, dove potrà essere collegato alla centralina dei sensori. 

Ora che il sistema è stato assemblato, non rimarrà altro da fare che fissare la centralina individuando il posto nel bagagliaio ritenuto più comodo. I fili potranno invece essere nascosti sotto il tappeto. Infine, nel caso in cui il sistema sia dotato di un display, bisognerà smontare la copertura del cruscotto e connettere il cavo connettore del display facendolo passare sotto alla pedaliera. 

Un test prima della chiusura del veicolo ti permetterà di renderti conto se hai agito correttamente!

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