Questa mattina, nella Sala consiliare del Comune, il sindaco Claudio Scajola è intervenuto a una seduta congiunta delle Commissioni consiliari II e III, per illustrare la pratica relativa ai progetti per il completamento del porto turistico.
Il progetto elaborato dall’Amministrazione comunale prevede il rilascio alla società comunale Go Imperia, a fronte di un piano finanziario, già elaborato, di una concessione demaniale di 50 anni per la gestione dello scalo turistico.
Tra le principali novità, un Grand Hotel a cinque stelle, due nuovi posti barca da 80 metri, alloggi di servizio per i Corpi dello Stato, nuovi spazi per gli attracchi turistici di transito, il prolungamento della passeggiata di Borgo Marina sino a Calata Anselmi e la trasformazione dell’ex sede della Capitaneria in edificio residenziale.
Imperia: Sindaco Scajola presenta il porto turistico
“Siamo arrivati alla conclusione dell’iter per far ripartire il porto turistico. Auspichiamo che nel primo semestre del prossimo anno si possano aprire i cantieri. E’ l’inizio di una nuova era.
Il porto turistico di Imperia venne dato in concessione alla Porto di Imperia Spa, di cui il Comune di Imperia era socio al 33%. La società venne dichiarata fallita nel maggio del 2014. Per diverse e controverse ragioni il Comune di Imperia, con provvedimento dirigenziale dispose la decadenza della concessione demaniale. Un provvedimento ritenuto legittimato sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.
Venuta meno la concessione è stato attivato il procedimento di incameramento dei beni del porto. Il procedimento è arrivato a compimento, compresi quei beni non ultimati o neanche ancora iniziati, in quanto connotati da un oggettivo valore economico e quindi di pubblica utilità.
Il Comune, nel frattempo, per la gestione del porto, si è avvalso e si sta avvalendo di una società interamente partecipata, la Go Imperia. Un incarico conferitole per non interrompere i servizi portuali, per proseguire nella gestione dello scalo e per completare l’opera.
Sugli attuali utenti del porto hanno inciso negativamente le pregresse vicende portuali, per questo a chi ha acquistato il posto barca nel porto di Imperia con atto notarile verrà riconosciuta una maggiore considerazione rispetto ai nuovi futuri utenti. Se non lo facessimo, sarebbe un furto legalizzato.
Con la definizione del procedimento di incameramento si possono attuare gli intenti. Non ci sono dubbi sulla qualificazione dei porti come servizio pubblico locale di rilevanza economica, per questo abbiamo optato per l’affidamento alla società comunale Go Imperia, che dovrà gestire lo scalo con compiti precisi.
Dovranno essere richiesti nuovi titoli abilitativi, demaniali, urbanistici, paesaggistici, in quanto quelli in essere sono scaduti. Verranno richiesti direttamente dalla Go Imperia. A riguardo, per un iter il più velocemente possibile, abbiamo già trovato un accordo con la Regione Liguria per il rilascio di un permesso di costruire convenzionato, che a differenza di un SUA, ha un iter meno complesso.
Per quanto riguarda il piano economico finanziario della Go Imperia, è stato fatto un lavoro enorme, perché era sconosciuto il numero esatto di posti barca venduti, così come dei relativi contratti.
La Go Imperia verserà nelle casse del Comune di Imperia 2 milioni di euro all’anno come canone concessorio. A questo andrà ad aggiungersi un gettito di Imu e Tari pari a 1.4 milioni di euro.
Sono previste opere per un migliore inserimento del porto nella città. In particolare nuovi collegamenti viabilistici, per un importo pari a 3.5 milioni di euro. 4.5 milioni di euro invece gli oneri di urbanizzazione.
La gestione dello scalo verrà prorogata, con l’attuale formula, alla Go Imperia, sino al 31 dicembre 2021, il tempo necessario per espletare tutte le pratiche prima del nuovo affidamento
Per quanto riguarda gli attuali titolari di posto barca, con l’avvento della nuova concessione potranno riacquistare i propri posti barca al 50% del prezzo attuale, riformulato in base alle dinamiche mercato (che hanno portato, negli ultimi anni, a una netta riduzione del valore dei porti turistici). Una sorta di “corsia preferenziale” per chi investì nel porto di Imperia, con atto notarile.
Riteniamo che l’affidamento alla Go Imperia rappresenti una soluzione legittima, la più idonea e conveniente per efficienza, efficacia, economicità, andamento e equità”.
Imperia: ecco come cambia il porto turistico
Il Sindaco Claudio Scajola ha illustrato le modifiche al progetto del porto turistico con l’ausilio di una mappa.
- La vecchia sede della Capitaneria di porto non sarà più una struttura militare, ma una residenza. Si uscirà dalla precarietà di quei pontili galleggianti di cui anche l’arredo non è dei migliori.
- E’ previsto il proseguimento della passeggiata di Borgo Marina, che oggi si interrompe in concomitanza con la vecchia Capitaneria, e che porta i pedoni a uscire dalla strada e fare il giro lungo per rientrare su Calata Anselmi. Sarà possibile perché i mezzi navali della Capitaneria saranno allocati insieme a tutti i corpi dello Stato, all’interno del porto turistico, come previsto dal progetto originario.
- La parte della banchina, oggi destinata ai mezzi navali, sarà più libera per gli attracchi turistici di transito, che è il punto su cui dobbiamo puntare di più, e anche per tutte quelle possibilità di navigazione turistica.
- La zona dello Yachting Club non aveva una strada di collegamento e le imbarcazioni attraccate non avevano nessuna possibilità di collegamento, se non pedonale. E’ prevista una striscia di strada, nuova, destinata agli utilizzatori della banchina.
- Passiamo alle palazzine mai terminate, sette in tutto, come da progetto originario. Nella cosiddetta hall del mare, composta da tre strutture, che verranno accorpate, è prevista la realizzazione di un in Grand Hotel a cinque stelle, con le dimensioni necessarie per richiedere questa possibile e auspicabile realizzazione.
- Per quanto riguarda le altre palazzine, alcune manterranno le originarie destinazioni d’uso, ovvero residenziali, commerciali, nelle restanti sono previsti invece gli alloggi di servizio per tutti i corpi dello Stato, che ad oggi non hanno alloggi di servizio, in primis la Guardia di Finanza, che è la più in difficoltà. Nessuno vuole venire a Imperia, perché non sa dove andare a dormire. Questo ci permetterà, con la trattativa che è in corso con lo Stato, per sistemare tutte le aree demaniali incompiute, per esempio la ex Caserma Crespi, di fare una grande permuta dove metteremo come posta in gioco queste palazzine. C’è su questa proposta un notevolissimo apprezzamento da parte dei Corpi dello Stato. Speriamo di poter concludere tutto nei mesi di febbraio e marzo.
- Un pontile verrà demolito per permettere di avere due posti barca in più per imbarcazioni da 80 metri.
- Con i finanziamenti per i danni delle mareggiate partiranno i lavori di rafforzamento di tutta la scogliera a mare e del molo, per un importo pari a 5 milioni di euro. L’obiettivo è far si che la passeggiata a mare di Porto Maurizio possa proseguire sino in cima al molo, con in fondo dei punti di veduta.