“Sì, sono andato in vacanza nell’agosto del 2017 con alcuni amici. Siamo andati in Toscana, a Lucca, Firenze e Siena, e abbiamo utilizzato il bonus cultura per pagare il pernottamento in albergo”. Così uno dei giovani, 23 anni, A.Z., sanzionati dalla Guardia di Finanza nella maxi indagine sull’indebito utilizzo del Bonus 18 App, contattato telefonicamente da ImperiaPost.
Imperia: bonus cultura, inchiesta della Finanza. Parla giovane multato
“Io, così come tanti altri ragazzi della mia età, ho ammesso senza problemi alla Guardia di Finanza di aver utilizzato il bonus per la vacanza, perché ho fatto tutto in buona fede.
Ricordo di aver utilizzato circa 300 euro per pagare il pernottamento e i restanti 200 euro per l’acquisto di libri, universitari, e di piacere.
Ho prenotato la vacanza presso la stessa libreria, agenzia di viaggi, dove ho acquistato i libri, la ex Mondadori di via Don Abbo, a Imperia. Nessuno mi ha detto nulla o ha sollevato dubbi. Per questo non mi sono mai neanche posto il problema che non si potesse fare e cosi i miei amici.
Stiamo cercando un legale che ci rappresenti per poter presentare ricorso. Speriamo che il Prefetto, o eventualmente il tribunale, possano comprendere le nostre ragioni. Non potevamo sapere di essere in errore.
In questa vicenda ci sentiamo vittime. Dispiace davvero per tutto quello che è successo”.
“So dell’indagine– commenta a Imperiapost il titolare della libreria, Andrea Sandri – Non ho nulla da dire, mi attengo al lavoro degli inquirenti. A me non è arrivata alcuna comunicazione”.