È tempo di bilanci per il Sindaco Claudio Scajola e la sua Amministrazione, che questa mattina, in conferenza stampa, hanno presentato il bilancio di metà mandato. Sono trascorsi esattamente due anni e mezzo dall’elezione avvenuta la sera del 24 giugno 2018. Con lo scopo di illustrare l’operato dei primi 30 mesi, l’Amministrazione Comunale ha redatto un Resoconto di metà mandato, che è previsto anche dal rinnovato Statuto della Città di Imperia.
In copertina è presente l’affresco che domina la Sala Consiliare, simbolo di una Città che vuole tenere insieme le sue diverse anime (mare ed entroterra, Porto Maurizio, Oneglia e gli antichi borghi) e che guarda con ritrovato entusiasmo al suo centenario e alle sfide future.
Un documento di circa 40 pagine, facilmente comprensibile anche attraverso l’ausilio di immagini e grafiche, che l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare alla memoria di Claudio Ghiglione, il Capogruppo di maggioranza che ha perso la vita nella battaglia contro il Covid la scorsa primavera. Il volume è stato realizzato internamente dall’Ufficio Relazioni Esterne, a costo zero, salvo la spesa per la stampa.
La pubblicazione è disponibile presso le varie sedi dell’Ente e da questa mattina è possibile ritirarlo gratuitamente anche presso le edicole della Città.
Imperia: bilancio metà mandato, conferenza del Sindaco Scajola
“Lo statuto prevede che a metà mandato si debba fare un report. Il report è inviato a tutti i Consiglieri Comunali e per non spendere troppo è stato messo nelle edicole affinchè chi vuole se lo possa prendere. Abbiamo fatto 3 mila copie.
È un report doveroso su quello fatto a metà mandato. L’occasione non poteva essere completa se non si fosse anche evidenziato tutti quelli che sono i programmi in corso e che sarà il futuro.
Queste cose le abbiamo fatte con l’impegno personale di ognuno di noi. Ho degli ottimi collaboratori, che sono i miei assessori. Non ho nessuna intenzione di cambiarli, lavorano e ognuna ha caratteristiche diverse, una sua storia e una sua capacità di lavoro.
È una squadra che ha funzionato bene e che non ci ha fatto perdere mai un minuto fuori dall’impegno per costruire il futuro di Imperia.
Abbiamo un buon rapporto di lavoro con i funzionari, in primis con il segretario generale che si dedica a collaborare con l’Amministrazione, con i dirigenti che abbiamo diminuito. Abbiamo meno dirigenti di prima e quasi 60 dipendenti in meno.
Stiamo cercando di riqualificare la macchina organizzativa del Comune e le società partecipate.
Il percorso dei due anni e mezzo non sarà esaustivo di tutto ciò che è il programma. Ma avvierà su una strada che permetterà di diventare irreversibile, con l’obiettivo di rendere la nostra città un capoluogo di provincia fra i più floridi e ambiti dai turisti”.
Raccolta differenziata
“La raccolta differenziata è nata per ubbidire alle prescrizioni di legge, che prevedevano il 65%. Imperia non raggiungeva il 35%, con le penali oltre che qualificandoci fra i peggiori d’Italia.
Noi cerchiamo di qualificarci fra i migliori d’Italia. Ambiamo ad essere i più bravi e non i peggiori.
C’è necessità di tempo per educare i cittadini ad un sistema completamente diverso. Il sistema sta funzionando.
Basta vedere le foto di come era la città 2 anni fa e di come è adesso è cambiato sostanzialmente il decoro della città, oltre che rispettare la legge e non avere penali.
Dobbiamo migliorare la parte di arredo, di ambientazione. Siamo a buon punto su questo progetto su cui lavoriamo da diversi mesi e pensiamo che nella primavera prenderemo le decisioni conseguenti”.
Turismo
“Imperia ha pochi spazi e non deve fare scelte sbagliate sul turismo che vuole. A noi serve un turismo che apprezzi la qualità del mare e delle nostre spiagge diversificate come nessuno ha, con sabbia, pietre e scogli. Abbiamo bisogno di un pubblico che si trovi bene nei nostri bar e nei nostri ristoranti e che sia messo in condizioni se piove di fare qualcosa.
Abbiamo cose importanti che nessuno sa: a Villa Faravelli abbiamo la collezione Invernizzi, con opere di arte moderna di grandissimo valore, che nessun’altro ha. Quanti conoscono Villa Grock, con le sue magnificenze e stramberie architettoniche? Abbiamo ottenuto un finanziamento di 150 mila euro in questi giorni da parte della Compagnia di San Paolo e ripristineremo i giochi d’acqua, che sono stati accesi fino agli ultimi giorni in cui Grock era vivo e poi mai più riaccesi. Stiamo per aprire il planetario e sarà uno dei tre in Italia. Stiamo lavorando perché si possa dire io vado a Imperia perché si sta bene, si mangia bene e c’è qualcosa da fare.
Siamo deboli sull’accoglienza e per questo abbiamo inserito nel nuovo porto anche un grand hotel. Abbiamo bisogno che ci siano alberghi per le diverse fasce di turisti e di fronte a un porto turistico che accoglie le barche più belle del mondo, si possano fare eventi che attirino persone, che si possano fermare in un grand hotel e non andare altrove.
Se queste cose riusciamo a portarle avanti, dobbiamo arrivare ad avere 500 mila turisti. Non è numero a caso. Abbiamo un numero di esercizi commerciali sproporzionato, rispetto al numero di abitanti e turisti. Noi vorremmo che i tavoli dei ristoranti girassero tre volte. Ci confrontiamo con tutti, ma questo non vuol dire perdere tempo. Bisogna ascoltare tutti, poi decidere e correre”.
Teatro Cavour
“Sul teatro Cavour stavamo andando eccessivamente lenti – ha dichiarato Scajola ai cronisti – Abbiamo pensato di andare a pescare un po’ fuori, abbiamo dato incarico a un direttore dei lavori per non disperdere le professionalità, che collaborando con coloro che fino adesso, nei diversi settori, si davano da fare sul teatro, affinchè si possa riuscire ad aprire questo teatro. D’altra parte col covid non si potrebbe fare nulla, ma aprirlo nel primo semestre del 2021.
Ho ricevuto ieri una risposta dal presidente della Repubblica che abbiamo invitato per l’inaugurazione del Teatro Cavour. Ieri mi ha detto che non si può programmare oggi, ma che se la sua agenda lo potrà permettere, è nella sua valutazione, secondo quello che succederà nei prossimi mesi, e che sarebbe lieto di venire a fare l’inaugurazione del teatro Cavour a Imperia”.
Rivieracqua
“Io mi rendo conto che forse c’è grande confusione tra i cittadini e mi pare che ci sia anche tra gli amministrbatori. Noi siamo d’accordo per l’Ato idrico, ovvero unico bacino per gestire il tema delle acque nel nostro territorio, ma assolutamente non siamo convinti che Rivieracqua sia in grado di essere il gestore. Una prima battaglia l’abbiamo vinta, perché quando ci siamo insediati noi, l’assemblea dei Sindaci dell’Ato imperiese voleva che non ci fosse il privato dentro. Io ho provato a spiegare per un anno e mezzo, insieme all’assessore Giribaldi, ma chi li tira fuori i soldi per fare gli investimenti? E non c’era risposta. Un primo risultato si è ottenuto, bisogna che nella gestione del sistema delle acque del nostro ponente ci sia anche il privato, in posizione minoritaria, che porti capitale.
Il secondo è che noi non possiamo dare la roba così, a chi non ci garantisce di avere la capacità per la gestione. Noi siamo per l’unico bacino, ma riteniamo che ci debba essere una società che sia in grado di gestire il servizio”.
Imperia: resoconto di metà mandato dell’Amministrazione Scajola
Il Resoconto è suddiviso in cinque sezioni, che ricalcano i punti programmatici per la Città espressi dal Sindaco nel Consiglio Comunale di insediamento: pulita, sicura, prospera, solidale e viva.
Nel saluto introduttivo, il primo cittadino ricorda le gravi difficoltà alle quali l’Amministrazione ha dovuto fare fronte, su tutte il rinnovo del servizio di igiene ambientale, le sofferenze di bilancio ereditate dal passato e segnalate dalla Corte dei Conti, la violenta mareggiata dell’autunno 2018 e, in ultimo, l’emergenza Covid.