23 Dicembre 2024 16:41

23 Dicembre 2024 16:41

Coronavirus, Italia: superati 2 milioni di casi da inizio emergenza (+18.040), 505 morti. “Terapie intensive ancora sopra soglia critica”

In breve: Oggi si è svolto il consueto monitoraggio settimanale della Cabina di Regia nell'ambito dell'emergenza Covid.

Sono 18.040, in aumento rispetto a ieri (14.552), i nuovi casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, su 193.777 tamponi effettuati, in crescita rispetto a ieri (175.364). Sono stati superati i 2 milioni di casi da inizio emergenza (2.009.317).

3.837 nuovi casi si sono registrati in Veneto, che risulta, al momento, tra le regioni maggiormente interessate dall’emergenza Covid-19. A seguire Lombardia (2.656), Emilia Romagna (1.692) e Lazio (1.519). In Liguria i nuovi contagi sono 328.

Tutte le regioni di Italia hanno fatto registrare almeno un nuovo caso di Coronavirus nelle ultime 24 ore. La Valle d’Aosta risulta essere la regione meno colpita (+35).

Nelle ultime 24 ore, si sono verificati 505 decessi, in calo rispetto a ieri (553).

Covid: il punto dell’Istituto Superiore di Sanità

Un segnale positivo è la tendenza alla diminuzione delle ospedalizzazioni in area medica, ma purtroppo siamo al di sopra della soglia critica per quanto riguarda l’occupazione dei posti di terapia intensiva. Queste le parole del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso del consueto monitoraggio settimanale nell’ambito dell’emergenza Covid.

Silvio Brusaferro

“Il nostro paese è ancora in fase decrescente, anche se la decrescita sta rallentando. L’indice di incidenza mostra una decrescita tranne che nella regione Veneto. 

Nell’incidenza a 7 giorni e a 14 giorni c’è stata una decrescita dei nuovi casi. Siamo a 157 casi per 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorni. L‘obiettivo a cui dobbiamo puntare è avvicinarsi ai 50 casi per 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorno. 

La maggioranza delle persone colpite è asintomatica o ha pochi sintomi. L’RT a 14 giorni è l’indicatore più stabile, quasi tutte le regioni hanno RT inferiore l’1, tranne una regione, 1.1, il Veneto.

Il numero di posti letto occupati sta decrescendo. L’occupazione sta iniziando a rientrare sotto la soglia del 40% delle terapie intensive e del 30% per gli altri posti. 

Gianni Rezza

Stiamo assistendo a una sorta di stabilizzazione. La percentuale di postivi su test eseguiti è abbastanza stabile. Da un paio di settimane abbiamo una tendenza di un lieve incremento dell’RT, era 0.82, poi 0.86 e ora 0.89. Il Veneto ha un’incidenza superiore a 1.

Tutto ciò fa sì che bisogna continuare a tenere alta l’attenzione e anche le misure restrittive prese tendono a cercare di terminare un aumento ulteriore dell’RT, la trasmissione dell’infezione, e cercare di abbattere di più l’incidenza.

Qualche segnale positivo è la tendenza alla diminuzione delle ospedalizzazioni in area medica, ma purtroppo siamo al di sopra della soglia critica per quanto riguarda l’occupazione dei posti di terapia intensiva. Questo indicatore fatica a scendere ed è un pesante carico per le strutture ospedaliere. Bisogna scendere al di sotto della soglia critica, altrimenti ne soffre tutto il sistema, non solo per l’assistenza delle persone affette da covid ma anche per tutte le altre patologie.

Variante inglese

La variante inglese sembra essere emersa nel sud est dell’Inghilterra, che sembra avere un incremento della trasmissabilità. Difficile capire l’effettivo aumento. Non sembra esserci un effetto potenziale sull’efficacia del vaccino.

Natale

Sono imbarazzato quando sembra che si voglia limitare le libertà specialmente a Natale. È chiaro che voler bene alle persone, vuol dire tutelarle e tutelarsi. Non è retorico né banale, né repressivo, nel dire tutelate le persone anziane. Ci si incontrerà per cene e pranzi, ma limitare il numero persone è importante. Tutto si basa sui calcoli probabilistici, più aumenta la grandezza dell’aggregazione più è alta la probabilità che ci sia qualcuno infetto. Limitare le aggregazioni è importante per ridurre il rischio. Le misure non sono autoritarie o repressive ma sono un richiamo al buon senso”.

Coronavirus, Italia: il bollettino di giovedì 24 dicembre

Ricoverati con sintomi: 24.070 (-476 )
Terapia intensiva: 2.589 (-35)
Isolamento domiciliare: 566.973 (-4.673)
Totale attualmente positivi: 593.632 (-5.184)
Dimessi / guariti: 1.344.785 (+22.718)
Decessi: 70.900 (+505)
Casi totali: 2.009.317 (+18.040)

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