La Cassazione ha annullato, rideterminando la pena da cinque anni inflitti in precedenza a tre anni, la sentenza della stessa Suprema Corte emessa il 5 giugno 2013 a carico dell’ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena.
La Prima sezione penale della Cassazione ha accolto il ricorso straordinario dei legali di Matacena, che chiedevano appunto la rideterminazione della pena, ritenendo che fosse stata applicata “per errore di fatto” la pena più alta prevista dalla legge “intervenuta successivamente”, nel 2005, che inaspriva le pene per il concorso esterno in associazione mafiosa. In prima battuta gli avvocati avevano chiesto di decretare la prescrizione del reato all’aprile 2013 due mesi prima della condanna definitiva.
Con l’accusa di aver favorito la latitanza di Matacena, a seguito proprio della condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex Ministro Claudio Scajola è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari nella sua casa di villa Ninina a Imperia. Insieme a Scajola e Matacena, sono coinvolte nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria altre cinque persone, tra cui la moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia Chiara Rizzo.