L’Imperia Sviluppo, società che fa capo all’imprenditore Gianfranco Carli, potrà accedere alla documentazione relativa alla procedura di incameramento dei beni del porto turistico. Lo ha stabilito il Tar Liguria, accogliendo il ricorso della società che detiene il 33% delle quote azionarie della Porto di Imperia Spa (sodalizio che prima del fallimento e della decadenza della concessione aveva in gestione lo scalo imperiese).
Porto, incameramento, Imperia Sviluppo potrà accedere agli atti. In vista nuova battaglia legale?
Nel dettaglio, l’Imperia Sviluppo aveva presentato ricorso contro la nota del direttore regionale (Liguria) dell’Agenzia del Demanio recante “diniego di accesso al provvedimento di incameramento ex art. 49 C.N., ed ai relativi atti del procedimento, del complesso portuale costituito dalle pertinenze demaniali marittime ubicate nel Comune di Imperia, sul litorale di Porto Maurizio, e di quella dello stesso organo recante preavviso di rigetto dell’istanza di accesso”.
L’Agenzia del Demanio aveva negato l’accesso agli atti dell’incameramento in quanto l’Imperia Sviluppo soggetto terzo. In pratica, secondo l’organo regionale solo la Porto di Imperia Spa sarebbe stata titolata a presentare ricorso.
“Codesta società – spiegava l’atto di diniego – non è titolare di una posizione giuridica rilevante che legittimi la richiesta di accesso, trattandosi di soggetto terzo, non portatore di un interesse diretto, concreto e di una situazione giuridicamente rilevante”.
Un verdetto ribaltato dal Tar Liguria che ha accolto il ricorso dell’Imperia Sviluppo.
“Per ottenere l’accesso – scrivono i giudici del Tribunale regionale – è necessario che l’istante dimostri la sussistenza di una situazione giuridicamente tutelata collegata al documento di cui è chiesto l’accesso […] Nella specie il richiedente è il socio di una società di capitali che, precedentemente titolare di una concessione demaniale marittima, è stata destinataria di un provvedimento di decadenza a seguito del quale è stato disposto l’incameramento dei beni […] L’atto in esame (l’incameramento, ndr), essendo conseguenziale alla pronuncia di decadenza, assume una incontestabile idoneità a determinare il depauperamento del patrimonio della società, avendo realizzato lo spossessamento del bene”.
L’Imperia Sviluppo potrà dunque accedere agli atti della procedura di incameramento. Un atto, appare chiaro, propedeutico a un ricorso, da parte della società dell’imprenditore Gianfranco Carli, contro l’incameramento. L’ennesimo capitolo in una vicenda sempre più intricata quale quella del porto turistico di Imperia.
-
Imperia: porto turistico senza pace. Posti barca, richiesta danni da oltre un milione e mezzo di euro/Il caso
-
Imperia: il Porto Turistico riparte, storico via libera del Consiglio Comunale. Scajola commosso. “Ora non dobbiamo perdere nemmeno un’ora”
-
Imperia: Scajola presenta il nuovo porto. Hotel a 5 stelle, posti barca da 80 metri e attracchi turistici, ecco il progetto. “L’inizio di una nuova era”/Foto e Video
-
Imperia: porto, 70 milioni di euro al Comune come risarcimento danni. Raffica di ricorsi/Il caso
-
Porto Imperia Spa: ricorso al Tar fa tremare il Comune. L’ex Manager Argirò torna alla carica e punta sul Decreto Rilancio per riavere la concessione
-
Imperia: cantieri porto turistico, braccio di ferro Comune-Copi. “Presunte irregolarità”. Scatta ricorso al Tar/Il caso