“Aprire o non aprire? Questo il dilemma shakespeariano che è al centro del dibattito, non solo politico, di queste ore riguardo alla scuola – Così Roberto Saluzzo e Oltiana Dulluku del Movimento Imperia di Tutti Imperia per Tutti, tramite una nota stampa, in merito alla riapertura delle scuole.
Coronavirus, scuole: interviene Imperia di Tutti Imperia per Tutti
“Posizioni articolate che vanno da quelle di esponenti del governo, supportati da virologi, epidemiologi e esperti di ogni tipo che spingono affinché si riapra il 7 gennaio a chi, chi come alcuni presidenti di regione, propone di lasciare chiuse le scuole almeno fino al 31 gennaio.
Non spetta certo al nostro movimento imperiese esprimere una posizione su di un tema di carattere nazionale, ma da cittadini ci permettiamo qualche considerazione.
Sicuramente un Paese senza scuola è un Paese destinato a retrocedere agli ultimi posti della classifica mondiale quanto a istruzione e lavoro. Le due cose sappiamo bene che vanno di pari passo .
Il mondo adolescente è oggi sempre più chiuso nella propria bolla virtuale e ha perso, con la chiusura delle scuole, un fondamentale luogo di aggregazione e di crescita emotiva .
Se abbandoniamo le discussioni sterili e guardiamo ai dati reali dovremmo attendere il prossimo monitoraggio sui dati epidemiologici che ci sarà venerdì 8 gennaio.
Come si può immaginare di riaprire le scuole senza dati certi o perlomeno più incoraggianti di quelli di oggi?? Sappiamo infatti che ad oggi il tasso di contagiosità continua a crescere pur avendo tutti noi rinunciato alle feste in comunità e cercato di evitare gli assembramenti .
Riaprire le scuole significa mobilitare circa 8 milioni di studenti e 2 milioni di lavoratori, ma non ci sembra che ad oggi siano stati organizzati in maniera consapevole e adeguata i sistemi di trasporto e quello di tracciamento della comunità scolastica.
Un ultimo ma non meno importante aspetto, con declinazione anche locale, è quello puramente economico amministrativo. La nostra opinione sul punto è che comunque la si veda sui temi più grandi, il rapporto costi-benefici per soli due giorni (giovedì 6 e venerdi 7 gennaio) non giustifica la riapertura.
Meglio comunque rimandare tutto quantomeno all’undici gennaio e farlo subito affinchè le famiglie possano organizzarsi e gli istituti e gli enti locali (comuni e provincia su tutti) non abbiano a sopportare ulteriori disagi di ordine economico (vedi ad esempio spese di riscaldamento dopo lunga chiusura) che si andrebbero ad aggiungere ai tanti sacrifici già sopportati nell’ultimo terribile anno.
Per tutti questi motivi noi di Imperia di tutti pur consapevoli dell’ importanza fondamentale del diritto allo studio dei nostri ragazzi. siamo perfettamente pienamente d’accordo con quanto sostenuto da molti dirigenti scolastici, dalle associazioni che li rappresentano, dai sindacati e gli altri operatori scolastici nel chiedere che la riapertura delle scuole sia avvenga sì rapidamente ma in piena sicurezza”.