“E’ troppo facile prendere le distanze da Trump dopo che i suoi sostenitori invadono il Parlamento. E’ troppo comodo mostrarsi moderati a fasi alterne e poi accompagnarsi a leader politici che chiedono di “fare pulizia” degli immigrati. E’ troppo semplice fare i democratici dopo che per anni si sono tollerati i linciaggi social degli avversari politici“.Così il consigliere Ferruccio Sansa, ex candidato alla presidenza della Regione Liguria, commenta la presa di distanza del Governatore Giovanni Toti rispetto all’assalto dei sostenitori di Donald Trump al Capitol Hill, contro l’elezione di Joe Biden, avvenuto nelle scorse ore a Washington.
Usa, assalto al congresso: l’affondo di Sansa. “I fan di Toti si schierano con Trump”
“Noi somigliamo ai nostri elettori. E i nostri elettori somigliano a noi.
Ieri il presidente Giovanni Toti con un post ha preso le distanze dal suo ex idolo, Donald Trump (immaginiamo lo sconcerto del presidente statunitense nell’apprendere la notizia).
Giusto, ma ovvio: difficile sostenere una folla armata che, dopo aver perso le elezioni, invade un Parlamento.
La sorpresa arriva leggendo i commenti al messaggio: centinaia di fan di Toti si schierano con i rivoltosi che hanno invaso il Campidoglio.
Ma è davvero una sorpresa? No, da anni il centrodestra si schiera con i peggiori leader stranieri. Gente come Vladimir Putin o, appunto, Donald Trump. Gente che ha fatto della violenza, non solo verbale, la propria bandiera. Presidenti che, come Trump, postano in continuazione tweet fatti di intolleranza, rabbia.
No, non vogliamo dire che i totiani sarebbero disposti a invadere il Palazzo della Regione se il loro campione fosse sconfitto. Per fortuna siamo dei rivoluzionari in pantofole.
Il punto è un altro. E’ troppo facile prendere le distanze da Trump dopo che i suoi sostenitori invadono il Parlamento. E’ troppo comodo mostrarsi moderati a fasi alterne e poi accompagnarsi a leader politici che chiedono di “fare pulizia” degli immigrati. E’ troppo semplice fare i democratici dopo che per anni si sono tollerati i linciaggi social degli avversari politici.
Ecco, caro Toti, che cosa succede a lisciare il pelo agli estremismi. Ad accettare tra i propri simpatizzanti gruppi dell’estrema destra.
Chi tace di fronte all’intolleranza e alla rabbia poi è responsabile delle idee dei propri sostenitori.
Bisogna saper dire ‘no’ anche a chi ti sostiene, a costo di perdere voti e consenso.
Noi siamo come i nostri elettori. E i nostri elettori sono come noi”.