Il Comitato dei cittadini che lotta per la soluzione dei problemi connessi agli sversamenti fognari alla foce del Torrente Caramagna torna alla carica e ribadisce la richiesta di un incontro con il sindaco Claudio Scajola, per formare un tavolo di lavoro e risolvere il problema alla radice. A farsi avanti è il presidente del Comitato, che conta oltre 400 adesioni, Luigi De Carlo.
Spiega Luigi De Carlo: “Qui c’è un problema di progettazione che, non si sa perchè, non è la più corretta. Il più grave problema qua alla Foce del Torrente Caramagna è che c’è un mescolamento in casi di emergenza delle acque bianche, che dovrebbero essere assolutamente separate con le acque nere. Ogni volta che c’è un temporale, qui alla Foce tutta la zona si allaga di circa mezzo metro da livello strada. Tutte le abitazioni circostanti a piano terra vengono invase da acqua fognaria. Da quanto mi hanno spiegato i cittadini, tra cui il signor Pierino Mantero e Manlio Malissa, che hanno seguito i lavori, pare che in caso di emergenza le acque bianche vanno a finire nel troppo pieno della fogna. La tubazione della fogna però non è progettata per queste emergenze, per cui fuoriescono fogna e acque bianche ne, piazzale, allagando tutto. Questo problema è da risolvere”.
De Carlo: “Situazione scandalosa che rischia di diventare un caso di malapolitica italiana”
Prosegue De Carlo: “Noi chiediamo un intervento che però deve avere la priorità, ma che deve fare parte di un intervento generale. Tutto il sistema fognario è ormai sottodimensionato. Costa più in manutenzione che non nella ricostruzione di parti nuove. È aggravato anche dalla gestione del Depuratore, che non è fatta dagli enti locali quali Amat e Comune, ma da Rivieracqua, che da due anni non lo fa funzionare. È veramente una situazione scandalosa. Noi abbiamo chiesto come cittadini un incontro con il sindaco per cercare di risolvere questo problema. È necessario che ci sia un tavolo di incontro tra tutti gli enti coinvolti, Comuni, provincia, Regione e gli enti che gestiscono come Amat e Rivieracqua, in modo che nessuno possa poi scaricare le colpe sugli altri. È necessario risolvere il problema, altrimenti questo diventa un caso di malapolitica italiana. Purtroppo abbiamo chiesto ad agosto un incontro con il sindaco e siamo a gennaio inoltrato e ancora non abbiamo avuto nessuna risposta. Sollecitiamo questa risposta. Fare questo incontro è l’unica possibilità per risolvere radicalmente il problema”.