Liguria, e quindi anche Imperia, tornano nuovamente in zona arancione e ci rimarranno almeno fino al 31 gennaio. Come previsto dal nuovo DPCM, infatti, per far scattare la fascia di rischio arancione è sufficiente l’indice RT superiore a 1. Nell’ultimo monitoraggio della cabina di regina, la nostra regione ha registrato il dato di 1,1, perciò, come molte altre regioni italiane, è passata dalla zona gialla a quella con maggiori restrizioni.
Il presidente della regione Giovanni Toti ha inoltre deciso di lasciare ancora chiuse le scuole superiori (con didattica a distanza), nonostante la possibilità di aprirle, in via precauzionale.
Ricordiamo che, con il nuovo DPCM, in tutte le zone, a prescindere dal colore, è vietato l’asporto per i bar dopo le ore 18.
Covid: Imperia e Liguria in zona arancione, ecco tutte le regole
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.
- Si può fare visita a parenti e amici, ma solo due persone (oltre ai minori di 14 anni) e non più di una volta al giorno, all’interno del proprio comune;
- Ci si può spostare fino a 30 chilometri dal comune se si risiede in un centro con meno di 5mila abitanti, ma non verso i capoluoghi;
- È possibile recarsi nelle seconde case, anche fuori dalla propria Regione;
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22 (18 per i bar). Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
- Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.