“Io sono del settore e vivo di spettacolo noleggiando, montando e smontando luci, impianti e palchi. Quindi ciò che dico va contro di me. Trovo un insulto fare il Festival di Sanremo, nonostante per noi sia sempre stato lavoro – Così l’imperiese Alessandro Saglietti, titolare dell’azienda Alexander Service, attiva nell’ambito dello spettacolo, commenta, in qualità di professionista del settore, l’opportunità di realizzare il Festival di Sanremo con il pubblico, nonostante l’emergenza Covid.
Festival di Sanremo con i pubblico? Parla l’imperiese Alessandro Saglietti
“Lo trovo uno smacco per tutti quei lavoratori dello spettacolo che hanno abbandonato il loro lavoro trovandone un altro di ripiego per portare i soldi a casa. Lo trovo una farsa perchè non c’è alcuna coerenza con tutto il resto che ci circonda.
I teatri sono tutti chiusi, come cinema e sale da concerto. Amici e colleghi che non lavorano da un anno e che ancora non sanno quando torneranno su un palco, peró, non importa, noi facciamo il Festival, e con il pubblico.
Ci sono aziende come la mia che non lavorano praticamente da un anno, ci sono persone che vivono di questo lavoro, che siano tecnici, uffici stampa, ballerini o coreografi e chi più ne ha più ne metta. E il rispetto per loro? Non importa. Noi facciamo il Festival.
La verità è che dove ci sono i soldi e il potere tutto è possibile, fregandosene altamente di tutti quei valori di rispetto, solidarietà e anche sicurezza per la salute, visto il periodo. Siamo il paese dei perbenisti e dei cani che abbaiano ma non mordono. Ma forse ci va bene così, quindi, facciamo il Festival.
Concludo dicendo che è giusto onorare una tradizione italiana, ma fatelo nei giusti canoni ed adeguamenti come tutti gli italiani stanno facendo e hanno fatto. E soprattutto non fate tutto sto casino, che la vita va avanti anche con un Festival senza il pubblico”