23 Dicembre 2024 07:27

23 Dicembre 2024 07:27

Crisi politica: Governo incassa fiducia al Senato, parla Toti. “Paese ingovernabile. Forze politiche stanno insieme per necessità”

In breve: Queste le parole del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, per commentare la fiducia incassata dal Governo al Senato

La giornata di ieri in Senato ci consegna la fotografia di un Paese ingovernabile. Il Premier Conte incassa 156 voti favorevoli: tecnicamente ha la fiducia, ma non ha la maggioranza dell’aula. Il Governo si salva solo per l’astensione di Italia Viva, che pure è il partito che ha aperto la crisi – Queste le parole del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, per commentare la fiducia incassata dal Governo al Senato.

Crisi politica: Governo incassa fiducia, parla presidente Liguria Toti

“Il centrodestra si ferma a 140 voti. La coalizione che è arrivata prima alle ultime elezioni e che, stando ai sondaggi, arriverebbe prima anche oggi, non ha i numeri per formare un proprio Governo in questo Parlamento.

Così, per la terza volta in tre anni, l’Italia si ritrova con un Governo formato da forze politiche che stanno insieme per necessità, incoerente per progetto politico e fragile numericamente.

Tutto ciò mentre infuria la pandemia, i vaccini stentano ad arrivare, le imprese chiudono, esplode il dramma della disoccupazione, il debito pubblico sale al 170% e rischiamo pure di perdere l’occasione unica del Recovery.

Che fare? Io penso che questo non sia il momento dei “responsabili” dalla pelosa morale e dalla dubbia utilità. Credo che sia invece il momento della “responsabilità”. Per uscire dall’emergenza più difficile della nostra storia recente serve un Governo che tenga insieme le migliori energie del Paese, con un’ampia forza parlamentare, una grande capacità di dialogo con le forze economiche e sociali, una importante capacità di influenzare le politiche europee.

Nessuno può chiamarsi fuori da questo sforzo collettivo, così come nessuno può considerarsi autosufficiente solo per aver preso un pugno di voti in più. Né tantomeno, con spocchiosa ipocrisia, qualcuno può sentirsi l’unico detentore della patente di democraticità, liberalismo, europeismo.

Per quando ci riguarda, noi di Cambiamo! siamo pronti a lavorare con tutti coloro che vogliono mettere al centro della politica l’impegno, la serietà, la responsabilità, la competenza, le tradizioni popolari, liberali e riformiste del nostro Paese, per troppo tempo marginalizzate. Lavoriamo per costruire un grande e nuovo contenitore dove tanti possano tornare a sentirsi a casa”.

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