9 Novembre 2024 02:36

Cerca
Close this search box.

9 Novembre 2024 02:36

Italiano ed il suo Spezia incantano la Serie A

In breve: Al momento lo Spezia è a metà classifica, a quota 18 punti, con ben cinque lunghezze di vantaggio sul Torino terzultimo e quindi sull’ultimo posto che vale la retrocessione. 

Dopo la prima storica promozione nella massima serie, lo Spezia di mister Vincenzo Italiano continua a stupire in Serie A. I liguri, partiti con prospettive piuttosto diverse da quelle attuali, sono tra le sorprese più gradite di questa prima metà di campionato e puntano ad una salvezza tranquilla – vero obiettivo stagionale come confermano anche gli esperti di scommesse. 

Al momento lo Spezia è a metà classifica, a quota 18 punti, con ben cinque lunghezze di vantaggio sul Torino terzultimo e quindi sull’ultimo posto che vale la retrocessione. 

Ciò che veramente sorprende di questa squadra è la voglia di imporre il proprio gioco e una proposta di gioco atipica per un esordiente assoluta in Serie A, portata avanti con una delle rose più giovani del campionato, con un’età media di 26,3 anni.

Vincenzo Italiano, l’allenatore che non t’aspetti

Gran parte del merito dei risultati della squadra spetta ovviamente all’allenatore. Vincenzo Italiano, ex calciatore di buon livello, è solo alla sua terza stagione nel calcio professionistico. Dopo aver allenato due anni in Serie D, retrocedendo il primo anno con la Vigontina San Paolo (con in mezzo le dimissioni a gennaio e un ripensamento) e aver raggiunto un terzo posto, più la vittoria dei play off di girone, con l’Arzignano, viene assunto dal Trapani in Serie C nel 2018/19. 

Dopo aver portato il Trapani dalla C alla B e lo Spezia dalla B alla A, ha cominciato ad attirare le attenzioni del pubblico. Come al solito i risultati sono il trampolino migliore per la visibilità, ma a rendere Italiano interessante come allenatore c’è innanzitutto l’idea spiegata nella tesi finale del corso Master UEFA-Pro, conseguito nella stessa sessione, tra gli altri, di Andrea Pirlo. In effetti, tra le tesi dei due c’è più di qualche punto in comune per quanto riguarda le intenzioni di gioco: la volontà di fare un calcio propositivo, aggressivo e di comandare la partita.

Ed infatti uno degli obiettivi principali della squadra di Italiano è la forzatura della giocata avversaria, così da avere la possibilità di un recupero più arretrato con la seconda o la terza linea. In base all’altezza della riconquista e al posizionamento dell’avversario, seguirà poi un attacco diretto, oppure un consolidamento del possesso per riorganizzarsi. È chiaro che per potersi permettere questo atteggiamento è fondamentale l’aggressività nelle marcature preventive.

 

In fase di possesso, invece, l’attenzione è sulla mobilità, la pazienza nello sviluppo e l’attacco dell’area con tanti uomini, che viene propiziato attraverso lo sfruttamento dell’ampiezza (con la ricerca del lato debole). Per quanto riguarda i principi individuali, per Italiano è fondamentale il concetto di riconoscimento degli spazi, da attaccare sia col pallone, attraverso conduzioni e trasmissioni, sia senza.

La cooperativa ligure

Oltre alla tattica c’è altro. Italiano sta dimostrando di saper gestire appieno la rosa e non a caso la squadra ligure è prima per numero di giocatori impiegati finora, ben 35. La tendenza a ruotare parecchio è rimasta anche dopo la sperimentazione necessaria delle prime settimane e l’affermazione di alcuni singoli già presenti come Ricci, Gyasi, Terzi, Nzola o i nuovi Estevez, Pobega, Farias. Anche se la ricorrenza di alcuni nomi è evidente, è difficile fotografare lo Spezia in un undici tipo, tra infortuni e turnover. 

Nell’ultimo periodo si è definita più chiaramente l’importanza di alcune individualità sempre meno coinvolte nelle rotazioni, come per esempio il terzino sinistro Simone Bastoni, l’asse centrale Terzi-Ricci-Nzola e Gyasi come ala sinistra. Per il resto, il 4-3-3 di Italiano ha visto parecchie versioni: Agudelo e Piccoli molto coinvolti nel turnover del tridente; a centrocampo, al fianco di Ricci o della sua riserva Agoumé, Estevez e Pobega sono tra i più utilizzati, alternati con Maggiore, Deiola o Mora. Infine, in difesa con Terzi (centrale) e Bastoni si alternano Salva Ferrer e Vignali sulla fascia destra ed Erlic o Chabot in mezzo.

Il mercato di gennaio

Il futuro di questa squadra passa anche dal mercato ed è per questo che la società è particolarmente attenta a quelle che possono essere delle buone opportunità nella sessione invernale di mercato. Tra i nomi attenzionati c’è quello di Adam Ounas che nonostante i proclami sulle sue grandissime qualità, non è riuscito a trovare il suo spazio nel Cagliari di Eusebio Di Francesco, motivo per cui sarebbe pronto a fare le valigie e lasciare la Sardegna dopo pochi mesi dal suo arrivo.

Pochi giorni fa è spuntata la notizia di un interesse da parte del Parma nei confronti dell’attaccante algerino ma ecco che arriva anche lo Spezia a corteggiarlo. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport il Napoli, in accordo con il club rossoblù, potrebbe decidere di girarlo ancora una volta in prestito per assicurargli maggiore continuità.

Condividi questo articolo: