Dalla Confcommercio della Provincia di Imperia un appello ai Comuni per ottenere una riduzione della Tari per gli esercizi commerciali in crisi.
Gli aumenti della tassa sui rifiuti, che hanno scatenato polemiche tra i cittadini imperiesi, variano dal 10 al 20-25% e la categoria più colpita dagli aumenti è proprio quella dei commercianti, già alle prese con un drastico calo degli incassi per via delle chiusure forzate a causa dell’emergenza Covid.
L’aumento delle tariffe era stato approvato lo scorso 30 settembre nel corso di un consiglio comunale infuocato, tra mille polemiche, con la minoranzache aveva abbandonato l’aula.
Imperia: cartelle Tari, la Confcommercio chiede riduzione per esercizi commerciali
“La Confcommercio della provincia di Imperia prosegue nella sua azione rivolta alle Amministrazioni comunali del territorio affinché rivedano al ribasso le tariffe Tari (Tassa sui rifiuti) per gli esercizi commerciali che si trovano in una situazione di crisi e oggettiva difficoltà a causa delle limitazioni imposte dalle normative di prevenzione al Coronavirus.
La riduzione della Tari è una delle azioni che la Legge di Stabilità prevede possa essere adottata dai Comuni, proprio al fine di sostenere le attività commerciali. Del resto le stesse, dovendo restare chiuse, oppure limitare il proprio orario di apertura, è ovvio che abbiano anche prodotto meno rifiuti da conferire ai vari sistemi di raccolta locali.
Grazie a un precedente intervento di Confcommercio, alcune Amministrazioni comunali hanno adottato provvedimenti di riduzione della Tari e fra queste spicca per impegno il l’Amministrazione comunale di Diano Marina. È necessario però uno sforzo più coraggioso e urgente da parte di tutti i Comuni della Provincia di Imperia, a sostegno delle attività commerciali. In questo senso, le Ascom territoriali si attiveranno presso i singoli Comuni”.