“Mercoledì, giorno di mercato, una mia cliente proprietaria di una maremmana di 43 kg ha posteggiato davanti al mio ambulatorio per poter far scendere il cane non deambulante, che abbiamo dovuto trasferire su barella, e un vigile ha minacciato la signora di multa per divieto di sosta nonostante fosse lampante l’impossibilità di una soluzione alternativa. Serve del buon senso, tutti abbiamo bisogno di lavorare”.
Così la dottoressa Paola Angiolini, direttore sanitario dello studio veterinario di via Palestro, a Oneglia, racconta i disagi che si verificano da quando alcuni banchi del mercato di mercoledì e sabato (tornato in centro dopo il trasferimento temporaneo in Calata Cuneo), sono stati posizionati proprio nello spazio antistante all’ambulatorio.
Il problema era stato sollevato, tramite il nostro giornale, già a novembre, a seguito dell’approvazione della nuova planimetria. Nonostante l’appello della dottoressa, però, non ci sono state modifiche e il posizionamento dei banchi è stato confermato.
Inoltre, sempre secondo la Angiolini, i disagi si verificano anche negli altri giorni della settimana, a causa dei cambiamenti apportati all’area di parcheggio. “Prima di fronte allo studio c’erano 7 posti auto – spiega – da 10 giorni sono stati sostituiti da parcheggi scooter e tre miseri posti auto in mezzo alla piazza”.
“Impossibile accedere al mio studio veterinario con l’auto”. Parla la dott.ssa Paola Angiolini
“Il problema è che le persone, al mercoledì e al sabato, non possono accedere all’ambulatorio in maniera diretta, perchè essendoci i banchi del mercato non possono arrivare con la macchina sino a qui.
Avendo fatto solo parcheggi per motocicli, inoltre, durante la settimana è praticamente impossibile parcheggiare davanti al mio ambulatorio.
Mi era stato garantito che se ci fosse stato qualche caso di urgenza, per cui l’animale non deambulante doveva arrivare sino davanti all’ambulatorio, si sarebbe trovata una soluzione, ma questo non è stato messo in atto.
Ad esempio una signora con una cagna di 43kg, che abbiamo dovuto portare con la barella perchè non poteva camminare, è stata minacciata di multa da un vigile urbano, in quanto si era messa temporaneamente davanti al mio ambulatorio per poter scaricare l’animale.
Posso essere d’accordo sul discorso del mercato, non mi piace avere delle bancarelle qui davanti, però mi devono garantire l’accesso all’ambulatorio nel caso in cui ci sia necessità.
Se uno arriva con il gattino dentro al trasportino, tranquillamente può parcheggiare altrove e portarlo a mano. Se mi arrivano dei cani di grossa taglia, che non riescono a deambulare per vari motivi, ho bisogno che queste persone possano temporaneamente parcheggiare davanti al mio ambulatorio per poter scaricare l’animale non deambulante.
Non sto chiedendo la luna, credo che abbiamo diritto tutti quanti a lavorare. Ho già persone che al mercoledì e al sabato si stanno lamentando di non poter più venire perchè la situazione è difficile. Chiedo mi sia data la possibilità almeno di avere uno spazio dove le persone si possano fermare in caso di urgenza.
Vorrei specificare che avevo già fatto presente il problema in Comune e che sulla base del codice stradale DM del 09/10/2012 n.217 e D.Lgs del 30/04/1992 n.285 art.189 in teoria qualsiasi mezzo pubblico o privato dovrebbe avere la possibilità di accedere alle strutture veterinarie.
Inoltre, è stata modificato tutta la planimetria anche dei parcheggi liberi che c’erano qui davanti al mio ambulatorio, mi ritrovo anzichè con 7 posti macchina dove la gente poteva venire tranquillamente, con tutta una sfilza di parcheggi solo scooter e tre parcheggi auto in mezzo alla piazza, che creano anche dei problemi al traffico quando c’è traffico.
Chiedo mi sia data la possibilità di far venire i miei clienti quando ce ne sia la necessità davanti all’ambulatorio.
Devo lavorare anche io.
Mi hanno gentilmente concesso un cestino per la spazzatura così che se il cagnetto fa i bisogni, la persona la può raccogliere e buttare nel cestino. Il problema è che è pieno da settimana scorsa e nessuno è venuto a svuotarlo. I gabbiani fanno la loro parte, vengono e spargono la dappertutto. Mi chiedo se sia decente un discorso del genere”.