23 Novembre 2024 15:42

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23 Novembre 2024 15:42

Imperia: aumento TARI. “Molti ristoratori non riescono a pagarla”. L’allarme di Enrico Calvi (FIPE). “Servono soluzioni immediate”

In breve: Parla Enrico Calvi, presidente FIPE Confcommercio per la provincia di Imperia.

“Il 31 gennaio 2021 scade la rata TARI, ma se le cose rimangono così la maggior parte dei pubblici esercizi non sarà in grado di far fronte al pagamento, non per protesta, ma perché la categoria è allo sfinimento”.

Queste le parole di Enrico Calvi, presidente FIPE Confcommercio per la provincia di Imperia, in merito alle difficoltà dei titolari delle attività di ristorazioni nel pagamento della tassa dei rifiuti, che quest’anno ha subito un aumento, considerando il periodo di grave crisi economica legata alla pandemia da Coronavirus.

Imperia: Tari, parla Enrico Calvi (FIPE)

“Il 31 gennaio 2021 scade la rata TARI, ma se le cose rimangono così la maggior parte dei pubblici esercizi non sarà in grado di far fronte al pagamento, non per protesta, ma perché la categoria è allo sfinimento.

Basti pensare che i ristori arrivati nell’ultima tranche, relativi al periodo di dicembre, in alcuni casi sono perfino inferiori al saldo Tari, nella maggior parte dei casi sono di poco superiori.

La tassa sui rifiuti varia in base al locale. Mediamente, un locale pubblico paga dai 3 mila euro in su. È vero che abbiamo diritto a un 12,5 % di scontistica per le nostre attività, ma bisogna pensare che abbiamo subito un calo di fatturato in media del 40%, per i bar – ristoranti, per non parlare delle discoteche chiuse. La scontistica non è quindi proporzionata al periodo di chiusura.

Considerando poi l’aumento della TARI che c’è stato quest’anno, nonostante la scontistica, abbiamo bollette più alte del 30%. È molto difficile giustificare agli associati che, nonostante 4 mesi di chiusura, devono pagare di più. Non ce la fanno”.

Come agirete adesso, quindi?

“Adesso deve iniziare un dialogo costruttivo con le amministrazioni. Da una parte ci sono problematiche legate ai bilanci, dall’altra ci sono le aziende che non sono in grado di pagare. Ci vuole un punto di incontro. Bisogna trovare un dialogo, dato che non è ancora chiaro quanto ancora proseguirà l’emergenza.

Probabilmente presto torneremo in zona gialla, ed è un bene, ma ricordiamoci che bar e ristoranti possono rimanere comunque aperti solo a pranzo.

Tutto il settore del commercio è stato colpito, ancora più pesantemente il nostro settore dei pubblici esercizi. Per questo abbiamo dato mandato alla giunta della Confcommercio di interloquire con tutti i comuni della Provincia di Imperia per trovare delle soluzioni, che devono essere disegnate comune per comune. 

Un’altra questione, poi, è capire a cosa sono dovuti gli aumenti anno dopo anno, ma nell’immediato dobbiamo pensare che il 31 di gennaio scade la prima rata e quasi nessuno sarà in grado di pagarla. L’intenzione è quella di parlare con l’amministrazione, ci incontreremo in questi giorni”.

 

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