23 Novembre 2024 03:51

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23 Novembre 2024 03:51

Covid, scuole: dalla riapertura nell’imperiese 61 classi e 136 studenti in quarantena. “Doveroso ripartire, ma hanno un peso sulla diffusione del virus”

In breve: Il presidente Toti ha fatto il punto sui contagi e le quarantene nel sistema scolastico

Il presidente Toti ha fatto il punto sui contagi e le quarantene nel sistema scolastico “vista l’apertura delle superiori al 50% da qualche giorno e le voci che si rincorrono circa l’’incidenza zero’ rispetto all’Rt e ai contagi. La riapertura delle scuole è un fatto assolutamente doveroso e tuttavia, nonostante un sistema che in Liguria ha funzionato, con l’hub del Gaslini e un controllo serrato, ovviamente la scuola ha avuto ed ha oggi il suo peso nella circolazione del virus”, conclude il presidente.

Covid: i dati dei contagi nelle scuole liguri

  • ASL1 della provincia di Imperia – da ripresa scuola (7 gennaio) ad oggi:
    61 classi in quarantena (13 scuole dell’infanzia, 20 elementari, 19 medie, 7 superiori, 2 istituti professionali). Complessivamente sono stati poste in quarantena 25 persone tra il personale scolastico (docenti e Ata) oltre a 136 studenti (di cui 7 universitari).
  • ASL2 – da ripresa scuola il 7 gennaio ad oggi:
    Circa 16 classi (elementari e medie) per 310 alunni e 25 insegnanti in quarantena.
  • ASL3 – ad oggi 43 classi in quarantena, di cui 13 medie, 11 infanzia, 13 primarie e 6 superiori.
    Dall’inizio dell’anno scolastico, a settembre, sono entrate in quarantena 1.007 classi di vario ordine e grado.
  • ASL4 – da ripresa scuola (7 gennaio) ad oggi hanno avuto 19 classi in quarantena, per tot 400 alunni in quarantena di cui: 6 classi scuola primaria (136 alunni in quarantena) e 13 classi medie (264 alunni).
    Fotografia di oggi: 5 classi in quarantena (1 primaria e 4 secondarie di I grado) per un totale di 100 alunni.
  • ASL5 – Dalla ripresa della scuola (7 gennaio) ad oggi:
    25 classi in quarantena totali 455 alunni in quarantena. Sono 7 scuole dell’infanzia, 10 elementari, 10 medie e 1 classe di una scuola superiore (aperte da 1 settimana).

Vaccini in Liguria: parla presidente Toti

“Si è svolta una lunga riunione con i vertici delle Asl, di Alisa e di Liguria Digitale sul piano di vaccinazioni che riguarderà gli ultra80enni dal 12 e 13 febbraio. Occorrono tuttavia alcune avvertenze, tra cui quella di non cercare, al momento, le indicazioni su come prenotare attraverso i medici di medicina generale, le farmacie o il sito di Regione perché i dettagli li avremo all’inizio della prossima settimana e le prenotazioni saranno possibili dal 15 febbraio. In questo momento i medici di medicina generale, i farmacisti e anche i sindaci, che stanno lavorando con le Asl per l’individuazione degli spazi destinati alle vaccinazioni, non hanno certezze sulle consegne dei vaccini e sulla loro quantità”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto questa sera sull’avvio della Fase2 delle vaccinazioni anti Covid-19, rivolta alle persone con più di 80 anni.

“Le prime vaccinazioni – prosegue il presidente della Regione Liguria – saranno effettuate il 12, 13 e 14 febbraio ad un campione della popolazione target degli ultra 80enni, selezionato sulla base di criteri in corso di valutazione e saranno chiamati direttamente dalle aziende sanitarie.

Questo perché dal 12 febbraio avremo a disposizione dosi di vaccino sufficienti per iniziare ad affiancare alle vaccinazioni rivolte a sanitari e Rsa anche quelle rivolte agli over80, evitando che il sistema vada in crash come accaduto altrove e per iniziare a costruire le agende delle prenotazioni grazie ad una sorta di Vaccine Day”.

“Oggi ci sarà un lungo pomeriggio di riunioni, prima tra i governatori e poi con il Commissario Arcuri e il governo – prosegue Toti – sul tema della loro distribuzione, sollevato da più regioni. È evidente infatti che se ci siamo dati, a livello nazionale, degli obiettivi di target di popolazione, ovvero vaccinare prima di tutto le persone più fragili per poi proseguire progressivamente con quelli meno fragili e con minor rischio di complicanze, ospedalizzazioni e decesso, è chiaro anche che la struttura commissariale se ne deve fare interprete, consegnando alle Regioni un numero di vaccini in proporzione ai soggetti che dobbiamo raggiungere e non in base al generico numero di abitanti di un territorio perché questo falserebbe l’uguaglianza del trattamento sanitario. Di questo parleremo domani, certi che l’obiettivo sia condiviso per poter vaccinare al più presto le fasce più fragili della popolazione”.

I dati dell’emergenza Covid in Liguria

Il governatore ha evidenziato “che sono in linea con i giorni scorsi, con un numero di nuovi positivi in lieve calo nelle province ad eccezione della Asl1, dove si è registrato un cluster in una Rsa di Santo Stefano al Mare con 13 positivi, tra ospiti e personale. Altri 2 positivi sono stati registrati in una Rsa a Ventimiglia”. ù

Stabile la situazione ospedaliera “con due pazienti in meno ricoverati nei nostri ospedali e un numero invariato di posti letto occupati nelle terapie intensive. Sono 12 purtroppo – prosegue Toti – le persone di cui si è registrato il decesso nelle ultime 24 ore, ancora una volta persone anziane fragili”.

In merito ai vaccini prosegue la campagna di somministrazione. Ad oggiaggiunge il presidente – sono 79.240 le dosi di vaccino consegnate e 63.247 quelle somministrate, l’80% dello stoccato. Da questo punto di vista stiamo lavorando in linea con la programmazione prudente ma efficace che ci siamo dati, per evitare di rimanere senza scorte in caso di ulteriori ritardi ma di concludere il ciclo di vaccinazione della prima fase entro la fine di febbraio o nella prima settimana di marzo. Intanto in contemporanea partiremo con la campagna di vaccinazione territoriale sugli 80enni”.

“Credo – aggiunge Toti – che la gara che talvolta si tende a disputare sui mezzi di informazione o tra regioni tra chi vaccina di più, chi tampona di più, chi parte prima o dopo sia fuorviante rispetto ad un ‘tappo’ che è quello del numero delle dosi che dipende esclusivamente dalla Commissione europea e dai suoi rapporti con il nostro governo”.

Per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca, il governatore ha precisato che aspettiamo prima di avere piano programmazione su questi vaccini che il ministero della Salute adotti le determinazioni sul suo utilizzo”.

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