“Devo sottopormi a una visita per problemi cardiologici entro 10 giorni, ma chiamando il CUPA mi hanno dato la disponibilità a metà marzo”. Lo racconta a ImperiaPost un 40enne imperiese.
Una problematica, quella dei tempi di attesa, che si protrae ormai da diverso tempo. L’appello all’Azienda Sanitaria è quello di intervenire in casi come questi, per evitare che visite urgenti slittino nel tempo.
Imperia: l’amarezza di un 40enne per i tempi di attesa di una visita urgente
“Il mio medico mi ha prescritto un ECG da sforzo con cicloergometro – spiega il 40enne a ImperiaPost – per i miei problemi cardiologici. La priorità prevista, come indicato sulla ricetta, è di eseguire la visita entro 10 giorni.
Così, ho chiamato il CUPA, il Centro Unico di Prenotazioni Ambulatoriali, e mi è stato riferito che il primo appuntamento disponibile è il 16 marzo, ovvero tra più di un mese. Alla mia richiesta di sapere come dovessi comportarmi vista l’urgenza, non mi è stata data alcuna soluzione, se non quella di provare a chiamare il numero verde o di mandare un reclamo, seppure le speranze non sembrino molte dato il periodo di emergenza Covid.
Una situazione disarmante, che trovo inaccettabile, non solo per me, ma per chiunque abbia bisogno di sottoporsi a delle visite urgenti. Non tutti possono permettersi di rivolgersi a un privato e c’è chi non ha gli strumenti per districarsi tra i vari passaggi burocratici, come le persone più anziane.
Ritengo che l’azienda sanitaria dovrebbe prevedere un protocollo per questi casi urgenti, con orari più flessibili o allungabili. Spero che si trovi una soluzione”.