4 Novembre 2024 23:30

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4 Novembre 2024 23:30

IMPERIA, LAVORI SS28. CRACK CARENA, IMPRESE FURIOSE PER IL CONCORDATO:”TRA I CREDITORI, ALLE BANCHE IL 70%, A NOI IL 15%. VERGOGNA!”

In breve: La rabbia di Francesco Olivo, legale della Alex Scavi Srl: "Il 15% e a partire dal dicembre del 2018! Abbiamo deciso, noi e altri coinvolti in questa vicenda, di non accettare nessuna proposta di concordato dalla Carena Costruzioni. È una vergogna"

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Nuova pagina della battaglia tra le ditte realizzatrici dei lavori di messa in sicurezza della variante di Chiusavecchia della Statale 28, la Carena Costruzioni, società appaltatrice, e l’Anas, ente appaltante. Nel mirino i mancati pagamenti, da parte della Carena Costruzioni, ora in regime di concordato, alle tre imprese (Alex Scavi Srl di Sanremo, SPF Srl di Pozzuoli e Geoedile Snc di Pieve di Teco), che ora rischiano il fallimento.

Nel dettaglio, il 26 maggio scorso il Commissario Giudiziale della Carena Costruzioni ha comunicato a tutte le imprese impegnate nel cantiere l’avvenuta procedura, per la società genovese, di “Concordato pieno con continuità aziendale“.

È una nuova puntata di questa vicenda che definire dai contorni scandalosi è quanto meno riduttivo – dichiara con amarezza a ImperiaPost Francesco Olivo, legale rappresentante della Alex Scavi Srl – Purtroppo la procedura di concordato pieno con continuità aziendale, questa nuova arma bianca istituita, o per meglio dire, creata di sana pianta a protezione delle grandi aziende con l’approvazione bipartisan in parlamento, tende essenzialmente, tramite la sola domanda di accesso al concordato, a proteggere l’azienda da qualsiasi azione legale possa essere intrapresa da qualsiasi fornitore”.

Preso atto della situazione – prosegue Olivo – abbiamo provveduto alla sola richiesta, al compartimento Anas di Genova, di quanto ancora spettante, all’Impresa Carena Costruzioni e a una successiva richiesta, in cui formalmente si richiedeva di devolvere agli istituti previdenziali i soli oneri spettanti nel periodo oggetto alla vicenda. L’azione intrapresa purtroppo non ha avuto alcun esito non essendo mai giunta formalmente alcuna risposta da parte dell’ente appaltante Anas. Evidentemente si ha ragione di intendere che la legislatura permetta di fare come si vuole anche in presenza, nel caso specifico, di un importante protocollo d’intesa siglato nella data del 15 Gennaio 2009 tra la Prefettura U.T. G di Imperia e il Compartimento Anas di Genova che nelle sue scritture essenziali spiega senza dubbi e incertezze quale debba o dovrebbe essere il comportamento dello Stato e degli organi preposti al controllo“.

Alle varie aziende coinvolte – continua Olivo – tra cui la nostra, è giunta di recente comunicazione da parte del Commissario incaricato della procedura di concordato presso il tribunale di Genova, delle decisioni raggiunte in merito alla distribuzione in percentuale dei crediti spettanti. Nel caso in questione alla banche, come era da aspettarselo, andrà il 70%. Alle imprese ritenute strategiche per la continuità aziendale, indicate naturalmente dalla Carena Costruzioni e non dal commissario, il 60% , e a tutte le altre, quelle figlie di un dio minore, quelle che non hanno ne voce e ne santi in paradiso il 15% dell’intero credito avanzato e con pagamenti a partire da Dicembre 2018. E non è tutto, perché l’impresa stessa Carena Costruzioni ha da poco tempo, sempre con l’incarico dell’Anas di Genova, ripreso i lavori di completamento della messa in sicurezza della Statale 28, affidando gli analoghi lavori svolti in precedenza proprio dalla nostra impresa, la Alex Scavi Srl, ad un’altra azienda. Lavori che naturalmente, essendo regolati nei pagamenti dal Commissario Giudiziale, sono di sicuro affidamento“.

“Quello che vorrei dire – conclude Olivo – è che in questa provincia questo tipo di vicende si sono già verificate e tante di esse non hanno mai avuto l’attenzione necessaria per far si che non si ripetessero. Per questo abbiamo deciso, noi e altri coinvolti in questa vicenda, di non accettare nessuna proposta di concordato, perché abbiamo modo di ritenere, confidando soprattutto nelle istituzioni, che la legge esista e, contrariamente a quanto si pensa, c’è chi la fa osservare. Chiederemo dunque l’acquisizione tutti gli atti del subappalto. Vogliamo vederci chiaro in questa storia“.

IL CONCORDATO CONTESTATO

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Schermata 2014-06-23 alle 20.25.08

IL PROTOCOLLO DI INTESA TRA PREFETTURA DI IMPERIA E ANAS

Accordo Legalita UTG IMPERIA – ANAS GENOVA

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