23 Novembre 2024 11:54

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23 Novembre 2024 11:54

Imperia: parcheggio cimitero e parco Castelvecchio, parla Rifondazione Comunista. “Interventi apprezzati, ma si poteva fare molto meglio e molto di più”

In breve: Queste le parole di Alberto Gabrielli del partito di Rifondazione Comunista in merito ai parcheggi ed altri interventi realizzati in zona Castelvecchio.

Parcheggio Cimitero, Parco Gorleri e Parco Castelvecchio, si poteva fare molto meglio e molto di più” – queste le parole di Alberto Gabrielli del partito di Rifondazione Comunista in merito ai parcheggi ed altri interventi realizzati in zona Castelvecchio.

Parco Castelvecchio, parla Rifondazione Comunista

“Ma qualcosa si è fatto, e nella direzione che anche noi, quando sedevamo nel consiglio comunale come Rifondazione Comunista auspicavamo.

Il nostro ragionamento urbanistico in riferimento alla mobilità della città di Imperia, elaborato e definito negli anni, prevedeva una città al servizio dei cittadini e non delle auto, ed era basato su tre punti essenziali:

  1. un sistema di parcheggi periferici nelle principali zone di accesso alla città (Svincoli autostradali, statale 28).
  2. una penetrazione “verticale” con navette di trasporto pubblico e pista per bici, roller, skate, segway, monopattini, verso la costa
  3. uno scorrimento “orizzontale” lungo la costa che alla ciclabile multifunzione aggiunga una linea di trasporto pubblico dedicato e veloce; (noi proponevamo la MetroImperia, un trasporto metropolitano leggero e veloce sul vecchio sedime ferroviario.
  4.  una consistente pedonalizzazione del centro

Mentre l’idea della metropolitana leggera non è mai stata presa in considerazione anche se aveva non pochi fondamenti, l’ipotesi di un qualche trasporto pubblico veloce est-ovest sta, seppur lentamente, prendendo ascolto nel palazzo.

Ora un primo modesto passo verso la creazione di un sistema di parcheggi nei pressi di Imperia Est è stato fatto con la trasformazione a tal fine dell’area adiacente il cimitero che giace materialmente sopra la galleria della nuova ferrovia, mettendo in tal modo in atto anche un utile accordo con Rfi. (ex FFSS).

La piantumazione lungo il percorso che porta a tale parcheggio di cipressi è un tocco di decoro che non guasta, anche se non fornirà quell’ ombra sempre più necessaria nelle isole di calore urbane.

Certo, le città – tutte le città – del futuro saranno, necessariamente, sempre più obbligate ad assorbire almeno una parte dei gas serra in esse prodotti – “ … non soltanto parchi, viali, aiuole, … ma letteralmente ogni superficie: tetti facciate strade ; ogni luogo dove è immaginabile mettere una pianta deve poterla ospitare. “ (Stefano Mancuso – La Pianta del Mondo – Laterza 2020), ma intanto, per una volta, si è voluto piantumare, anziché sradicare: se è un inizio di cambio di mentalità, sia benvenuto, apprezzato e generalizzato.

Tuttavia sarebbe stato davvero lungimirante dotare anche l’area parcheggio di una copertura arborea non di solo decoro ma in grado di assolvere quei – sempre più essenziali – compiti ambientali. A tal fine sarebbe indispensabile oltre alla piantumazione, la scelta di mantenere la permeabilità del suolo, elemento essenziale di prevenzione di danni alluvionali, con un ampio, generalizzato ed intelligente utilizzo di grigliati carrabili.

Ci auguriamo che questo primo parcheggio in zona svincolo A 12 rappresenti un primo passo verso l’utilizzo a tal fine delle vaste superfici confinanti, suscettibili di divenire una vasta area verde a parcheggio in arrivo alla città: un utile e gradevole benvenuto.

Apprezziamo anche la destinazione a parco giochi (già molto frequentato) e parcheggio della superficie a valle della 28 compresa fra il rio Uliveto ed il cavalcavia della nuova ferrovia, intervento che, fra l’altro, restituisce una certa visibilità alla Villa attuale sede della San Lorenzo, fresca di un bel restauro, che il cavalcavia ferroviario aveva praticamente cancellato alla visuale.

Molte sono le osservazioni negative che ci sentiamo di muovere a questa amministrazione, ma non è nel nostro stile non apprezzare interventi che seppur timidamente vanno nella direzione di una urbanistica moderna ed utile ai cittadini”

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