Colpo di scena questa mattina in Tribunale a Imperia nel processo per l’esplosione della sala scommesse di via del Collegio.
Il Tribunale (collegio composto dai giudici Laura Russo, Antonio Romano e Francesca Minieri) ha assolto da tutte le accuse Alessio Alberigo. Il giovane imperiese era accusato di essere, insieme a Michele Mucciolo, il mandante dell’attentato incendiario alla sala scommesse, di cui erano gestori, con l’obiettivo di incassare i soldi dell’assicurazione. Nell’esplosione persero la vita Albert Jakupaj, 19 anni, e Aranit Isamajlukaj, 29 anni.
Imperia: esplosione sala scommesse, assolto Alessio Alberigo
Tre erano i reati contestati ad Alberigo, incendio aggravato, detenzione e trasporto in luogo pubblico di armi e esplosivi e morte come conseguenza di altro reato. I giudici hanno assolto il giovane imperiese, con formula piena, da tutte le accuse, per non aver commesso il fatto. Anche il Pubblico Ministero, Lorenzo Fornace, ha chiesto l’assoluzione al termine della propria requisitoria.
Alessio Alberigo era difeso dall’avvocato Erminio Annoni del foro di Imperia, che ha smontato il principale capo di accusa, ovvero la testimonianza di Ippolito Trifilio (secondo cui era stato Alberigo a proporgli di far esplodere la sala scommesse per riscuotere i soldi dell’assicurazione).
Alberigo, lo ricordiamo, venne arrestato, nell’ambito dell’inchiesta sull’esplosione della sala scommesse, il 18 gennaio 2016 , insieme a Michele Mucciolo. Entrambi rimasero in carcere per un mese prima di essere scarcerati.
Esplosione sala scommesse: le condanne
Per l’esplosione della sala scommesse sono stati condannati, in via definitiva, Ippolito Trifilio, a tre anni di carcere, riconosciuto colpevole di essere il tramite tra i mandanti dell’attentato incendiario alla sala scommesse (Michele Mucciolo, condannato a 4 anni di carcere) e gli esecutori materiali (Albert Jakupaj, 19 anni, e Aranit Isamajlukaj, 29 anni, entrambi deceduti a seguito dell’esplosione).
Mretjev Ismajlukaj ha patteggiato una pena pari a 1 anno e 6 mesi di carcere. Ha ammesso di aver svolto la funzione di “palo” mentre Albert Jakupaj e Aranit Isamajlukaj tentavano di far esplodere la sala scommesse.