Imperia – “Punteremo sul self-service alla scuole medie. I ragazzi potranno scegliere cosa vogliono da mangiare, senza sprecare il cibo”. Ad annunciarlo ieri, lunedì 23 giugno, nel corso della Commissione Consiliare dedicata, l’assessore ai Servizi Sociali Fabrizio Risso che, contestualmente, ha confermato la decisione, da parte dell’amministrazione comunale, di privatizzare il servizio di refezione scolastica sino ad oggi gestito dalla Seris Srl, società a capitale interamente pubblico. “La normativa non è cambiata negli ultimi mesi – ha aggiunto Risso – Non abbiamo altra scelta. Affideremo il servizio a una società privata con una gara d’appalto con base d’asta pari a circa 1 milione e 200 mila euro. Lavoreremo per migliorare la qualità del servizio e per salvaguardare i posti di lavoro. La tariffe le deciderà il Comune di Imperia e rimarranno invariate”.
L’annuncio della confermata privatizzazione ha mandato su tutte le furie il capogruppo di Imperia Bene Comune Gianfranco Grosso che, nel corso del suo intervento, ha dichiarato: “Non si faccia passare quella della privatizzazione per una scelta obbligata. È una scelta politica chiara. Non è vero che ci sono alternative. Le alternative ci sono eccome, dall’affidamento a una società in house alla trasformazione della Seris in azienda speciale. Manca la volontà, questa è la verità. Quello che mi fa specie, è che mentre una parte della maggioranza, quella di destra, ha sempre voluto la privatizzazione, ce n’è un’altra, il Pd, che fino a poco tempo fa faceva i banchetti per dire no alla privatizzazione del servizio di refezione scolastica. Hanno cambiato idea. Ne prendiamo atto“.
Sulla stessa linea anche il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati. “A scegliere le tariffe dovrà essere il consiglio comunale e non la Giunta. Sono preoccupato anche per i dipendenti. Nella delibera di indirizzo c’è scritto che il Comune garantirà i posti di lavoro, ma non gli attuali dipendenti. Non vorrei di riproponesse un nuovo caso Tradeco”.