23 Novembre 2024 08:29

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23 Novembre 2024 08:29

Imperia: “In città aumento del 35% dei casi Covid. Giusto posticipare zona arancione, ma situazione resta complessa” “. L’appello alla responsabilità del consigliere Ranise

In breve: Emergenza Covid, appello alla responsabilità del medico cardiologo, consigliere comunale e membro della Commissione Sanità, Antonello Ranise.

“Ritengo doveroso che il Governo posticipi di 24 ore l’ordinanza di ingresso in area arancione per la regione Liguria per permettere ai nostri ristoratori di lavorare a San Valentino e di non perdere incassi importanti, vitali in questo momento di crisi economica. Detto questo, nell’ultima settimana a Imperia città c’è stato un incremento del 35% dei casi covid. La situazione è complessa e bisogna stare attenti”. Così, a ImperiaPost, il medico cardiologo, consigliere comunale e membro della Commissione Sanità, Antonello Ranise.

Covid, Imperia: aumentano casi Covid, appello alla responsabilità del consigliere Ranise

Posticipare di 24 ore l’area arancione

“Indubbiamente siamo allo stremo dal punto di vista economico e sociale – dichiara Ranise – Commercianti e ristoratori hanno tutta la mia solidarietà e mi auguro ci sia un posticipo di 24 ore dell’ordinanza di ingresso della Liguria in zona arancione. Tanti ristoratori mi hanno chiamato in queste ore, raccontandomi di avere decine di prenotazioni e di aver già acquistato la merce.Dobbiamo buttare tutto’ mi hanno detto. Io spero che il Governo possa rettificare l’ordinanza e concedere un posticipo a lunedì della zona arancione. Si tratta di un provvedimento che il Governo può adottare, non è di competenza del Governatore Toti.

Io sono assolutamente a favore, si eviterebbe un danno enorme per una categoria già in crisi. San Valentino è una giornata particolare, un’occasione per uscire. Potrebbe dare un pò di ossigeno ai ristoratori. In caso contrario dovrebbero buttare i soldi dalla finestra, assurdo”.

Situazione sanitaria difficile in provincia

“Dal punto di vista sanitario, però,  mi preme dire che la situazione nel ponente è seria, soprattutto tra Sanremo e Ventimiglia. C’è stato un forte incremento dei casi a causa dei contatti con la vicina Francia. Per i frontalieri va fatta una politica aggressiva di vaccinazione, immediata. La zona della Provenza-Costa Azzurra è da bollino nero, non rosso, ci sono gravissime difficoltà, una congestione delle terapie intensive”. 

Situazione sanitaria Imperia città

“A Imperia abbiamo avuto il caso della comunità turca e i cluster nei reparti di medicina e chirurgia dell’Ospedale. Nell’ultima settimana c’è stato un incremento di casi, sia a Imperia che a Pontedassio. Per quanto riguarda Imperia città c’è stato un incremento di circa il 35% dei casi Covid”.

Ospedale Imperia rischia il collasso

“Per quanto la situazione non sia drammatica dal punto di vista della mortalità e delle terapie intensive, a Sanremo ci sono 130 ricoverati Covid e 8 pazienti in terapia intensiva. Non sono dati in se che fanno pensare al collasso del sistema ospedaliero,  ma in questo momento il problema è l’Ospedale di Imperia, dove vengono trasferiti tutti i casi non covid. Il Pronto Soccorso di Imperia è congestionato e i reparti sono al limite delle possibilità”.

Richiamo alla responsabilità

“Il mio è un richiamo alla massima responsabilità. A marzo c’erano solidarietà e fratellanza, ora c’è un senso di irritazione. Però basta parlare con gli operatori sanitari e delle pubbliche assistenze per capire che da gennaio a oggi abbiamo avuto più interventi che dalla fine dell’estate a dicembre. La seconda ondata ci ha colpito.

Io capisco le difficoltà e sono vicino a chi soffre la crisi economica. Mi auguro che il nuovo Governo cambi marcia sui ristori a chi ne ha diritto. Invito però tutti al massimo senso di responsabilità, la situazione è complessa e ci sono ancora, in Italia, 300-400 morti al giorno anche se nessuno ci fa più caso. Bisognerà ancora pazientare nei prossimi 15 giorni e poi sperare che con l’incremento dei vaccini si possa lentamente tornare alla normalità”.

 

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