“Ritengo doveroso che il Governo posticipi di 24 ore l’ordinanza di ingresso in area arancione per la regione Liguria per permettere ai nostri ristoratori di lavorare a San Valentino e di non perdere incassi importanti, vitali in questo momento di crisi economica. Detto questo, nell’ultima settimana a Imperia città c’è stato un incremento del 35% dei casi covid. La situazione è complessa e bisogna stare attenti”. Così, a ImperiaPost, il medico cardiologo, consigliere comunale e membro della Commissione Sanità, Antonello Ranise.
Covid, Imperia: aumentano casi Covid, appello alla responsabilità del consigliere Ranise
Posticipare di 24 ore l’area arancione
“Indubbiamente siamo allo stremo dal punto di vista economico e sociale – dichiara Ranise – Commercianti e ristoratori hanno tutta la mia solidarietà e mi auguro ci sia un posticipo di 24 ore dell’ordinanza di ingresso della Liguria in zona arancione. Tanti ristoratori mi hanno chiamato in queste ore, raccontandomi di avere decine di prenotazioni e di aver già acquistato la merce. ‘Dobbiamo buttare tutto’ mi hanno detto. Io spero che il Governo possa rettificare l’ordinanza e concedere un posticipo a lunedì della zona arancione. Si tratta di un provvedimento che il Governo può adottare, non è di competenza del Governatore Toti.
Io sono assolutamente a favore, si eviterebbe un danno enorme per una categoria già in crisi. San Valentino è una giornata particolare, un’occasione per uscire. Potrebbe dare un pò di ossigeno ai ristoratori. In caso contrario dovrebbero buttare i soldi dalla finestra, assurdo”.
Situazione sanitaria difficile in provincia
“Dal punto di vista sanitario, però, mi preme dire che la situazione nel ponente è seria, soprattutto tra Sanremo e Ventimiglia. C’è stato un forte incremento dei casi a causa dei contatti con la vicina Francia. Per i frontalieri va fatta una politica aggressiva di vaccinazione, immediata. La zona della Provenza-Costa Azzurra è da bollino nero, non rosso, ci sono gravissime difficoltà, una congestione delle terapie intensive”.
Situazione sanitaria Imperia città
“A Imperia abbiamo avuto il caso della comunità turca e i cluster nei reparti di medicina e chirurgia dell’Ospedale. Nell’ultima settimana c’è stato un incremento di casi, sia a Imperia che a Pontedassio. Per quanto riguarda Imperia città c’è stato un incremento di circa il 35% dei casi Covid”.
Ospedale Imperia rischia il collasso
“Per quanto la situazione non sia drammatica dal punto di vista della mortalità e delle terapie intensive, a Sanremo ci sono 130 ricoverati Covid e 8 pazienti in terapia intensiva. Non sono dati in se che fanno pensare al collasso del sistema ospedaliero, ma in questo momento il problema è l’Ospedale di Imperia, dove vengono trasferiti tutti i casi non covid. Il Pronto Soccorso di Imperia è congestionato e i reparti sono al limite delle possibilità”.
Richiamo alla responsabilità
“Il mio è un richiamo alla massima responsabilità. A marzo c’erano solidarietà e fratellanza, ora c’è un senso di irritazione. Però basta parlare con gli operatori sanitari e delle pubbliche assistenze per capire che da gennaio a oggi abbiamo avuto più interventi che dalla fine dell’estate a dicembre. La seconda ondata ci ha colpito.
Io capisco le difficoltà e sono vicino a chi soffre la crisi economica. Mi auguro che il nuovo Governo cambi marcia sui ristori a chi ne ha diritto. Invito però tutti al massimo senso di responsabilità, la situazione è complessa e ci sono ancora, in Italia, 300-400 morti al giorno anche se nessuno ci fa più caso. Bisognerà ancora pazientare nei prossimi 15 giorni e poi sperare che con l’incremento dei vaccini si possa lentamente tornare alla normalità”.