“Vogliamo più sicurezza a scuola”. Così afferma la classe terza dell’IPC del Polo Tecnologico Imperiese di via Nizza, che si è rivolta alla Redazione di ImperiaPost per trattare un argomento molto sentito in questo periodo di emergenza Coronavirus.
Scuola in presenza o a distanza? È questa la domanda che in molti si pongono, specialmente nelle ultime settimane, visto l‘aumentare del numero dei contagi nel ponente ligure e il quotidiano rilevamento di casi negli ambienti scolastici, come riportato dai bollettini. Episodi che fanno scattare quarantene di intere classi e dei relativi insegnanti.
A questo proposito, gli alunni hanno inviato alla Redazione di ImperiaPost una lettera aperta spiegando le loro preoccupazioni.
Covid, Imperia: parlano gli studenti dell’IPC
“Siamo gli alunni di terza del IPC del Polo tecnologico imperiese. Vorremmo far luce sulle problematiche che viviamo ogni giorno a scuola.
Come prima cosa vorremmo sottolineare che abbiamo degli orari per noi assurdi. Quando abbiamo l’orario classico abbiamo solo 10 minuti di intervallo nel quale dobbiamo stare con la mascherina e seduti al banco senza nemmeno prendere un po’ di aria. Invece, quando c’è il rientro, abbiamo 10 minuti per mangiare, bere e andare in bagno.
Nella nostra scuola abbiamo due bagni per le femmine e uno per i maschi, che vorremmo che venissero disinfettati a ogni utilizzo.
Inoltre, ciò che più ci preoccupa, è il fatto di non avere comunicazioni chiare sulle quarantene in atto. Sarebbe anche necessario, secondo noi, stare più attenti agli assembramenti che si possono creare nei corridoi prima di entrare in classe.
Vogliamo sentirci sicuri quando veniamo a scuola e non temere il contagio”.