“Cittadinanzattiva” della Regione Liguria, interviene con una lettera aperta indirizzata al presidente e assessore alla sanità, Giovanni Toti, in merito all’andamento delle vaccinazioni contro il Coronavirus.
Covid: vaccinazioni, “Cittadinanzattiva” scrive al presidente Toti
“Finalmente il Piano delle Vaccinazioni della nostra Regione viene svelato nei suoi dettagli e pur comprendendo che un Piano così complesso abbia richiesto molto tempo e ponderazione nella sua redazione, non si comprende perché solo a febbraio possa essere stato diffuso al pubblico. Ora, comunque, è iniziata l’attuazione sul campo e nonostante che possano sembrare un successo le numerose prenotazioni da parte dei soggetti più anziani (ultra 90 e over 80 anni) quello che balza agli occhi è la risposta del Piano nella tempistica della vaccinazione.
Se i cittadini ultra 80enni liguri non residenti in RSA sono circa 160000 e le prenotazioni ci risulta abbiano raggiunto il mese di maggio, ci chiediamo quando il resto della popolazione vaccinabile (stimato in circa 1.000.000) verrà vaccinato.
A questo ritmo non prima del 2023. Per fare un raffronto con altre regioni, circa il numero delle dosi utilizzate, alla data odierna risulta che la Regione Toscana ne abbia utilizzate 222.326 mentre la regione Veneto ne ha dichiarate circa 250000. In Liguria sono stati somministrate 92329 dosi al 17 febbraio e la differenza è impietosa.
Riteniamo, quindi, necessario, egregio Assessore un cambio di passo ricorrendo, se tale differenza sia attribuibile a mancanza di personale per tale prestazione, ad istituzioni che tali professionalità posseggono e che intendano mettere a disposizione come ad esempio Croce Rossa, Protezione Civile ed Esercito.
Altro punto critico che dobbiamo segnalare alla Sua attenzione riguarda la difficoltà che il cittadino incontra nelle prenotazioni di prestazioni sanitarie tramite il CUP regionale, sospese senza informativa preventiva alle organizzazioni di tutela (dlgs 125/98) sino a ieri, e, riaperte in data odierna ma con tempi di attesa al telefono lunghissimi.
Poiché, anche le prenotazione delle vaccinazioni delle ulteriori categorie previste, presumiamo che avverranno prioritariamente tramite il CUP Regionale rispetto ad altri canali di prenotazione previsti, riteniamo necessaria una revisione numerica delle risorse a disposizione del CUP da destinare alle sole prenotazioni di prestazioni sanitarie ad evitare che alcuni cittadini, per le difficoltà che incontrano a prenotare nel pubblico, si rivolgano al privato creando ulteriori disuguaglianze tra i cittadini stessi”.