23 Novembre 2024 16:19

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23 Novembre 2024 16:19

Lucinasco: laghetto off limits per la presenza di tartarughe azzannatrici e salmonella. Scatta un’Ordinanza del Comune / Il caso

In breve: Anche il laghetto di Lucinasco, come la più nota località scozzese di Lock Ness ha il suo "mostro". Ma, in questo caso, di misteri non ce ne sono: si tratta infatti di una "tartaruga azzannatrice", ritenuta pericolosa anche per l'uomo

Anche il laghetto di Lucinasco, come la più nota località scozzese di Lock Ness ha il suo “mostro”. Ma, in questo caso, di misteri non ce ne sono: si tratta infatti di una “tartaruga azzannatrice”, ritenuta pericolosa anche per l’uomo. Per questo il sindaco del piccolo Comune, Domenico Abbo, ha emesso un’ordinanza con la quale viene interdetta tutta la zona attorno al laghetto, che è stata circondata da nastri bianchi e rossi di pericolo. Un provvedimento resosi necessario anche perchè nell’acqua del laghetto è stata riscontrata la presenza di salmonella, batterio pericoloso per la salute umana.

In un cartello affisso nei pressi del laghetto si legge: “Nel laghetto vive una tartaruga di tipologia pericolosa che attacca esseri umani e animali” e pertanto viene raccomandato di “non sostare sul bordo in cemento,  non sporgersi nelle specchio acqueo, non sostare in prossimità della riva” e “prestare particolare attenzione per i bambini che frequentano il laghetto“.

Il sindaco Abbo: “Con la bella stagione il laghetto sarà prosciugato e pulito. Al posto degli animali pericolosi, pensiamo di riportarvi le rane, come un tempo”

Spiega il sindaco di Lucinasco Domenico Abbo“Oltre alla presenza di tartarughe pericolose, che non sappiamo se siano state tutte o meno prelevate dai Carabinieri forestali, a seguito di analisi, è stata purtroppo riscontrata la contaminazione da salmonella dell’acqua del laghetto. Abbiamo quindi isolato la zona e preso contatti con l’Istituto zooprofilattico per organizzare un intervento radicale. Con la bella stagione provvederemo a prosciugare e pulire il laghetto, eliminando anche gli animali pericolosi, quasi certamente gettativi da persone che se ne volevano liberare. La nostra intenzione sarebbe quella di riportare nel laghetto le rane, come un tempo“.

Nel giugno scorso, sempre nel laghetto di Lucinasco, per lo stesso motivo erano intervenuti i Carabinieri forestali, che avevano recuperato degli esemplari pericolosi

Già nel giugno scorso, una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Pontedassio aveva recuperato nel laghetto di Lucinasco un rettile identificato come tartaruga azzannatrice appartenente all’elenco delle specie che costituiscono pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. La tartaruga – non una delle solite Trachemys – era stata avvistata da tre ragazzi del paese che si trovavano sulle sponde dello specchio acqueo, di fronte alla chiesa di Santo Stefano e che avevano avvisato i Carabinieri Forestali. In quel caso erano stati recuperati due esemplari diq uesta specie pericolosa, , ma, evidentemente non erano i soli presenti nel laghetto.

Sempre nel laghetto di Lucinasco era stata trovata anche una tartaruga alligatore, anche questa inserita nell’elenco delle specie pericolose: questa è un rettile palustre, comune negli Stati Uniti sud orientali, che può raggiungere i 100 kg di peso e il metro e mezzo di lunghezza.

Facile immaginare che le “tartarughe azzannatrici” siano state abbandonate nel laghetto di Lucinasco da chi le deteneva illegalmente

Una caratteristica peculiare è la presenza di un’appendice rossastra a forma di verme sulla lingua utilizzata per attirare le prede, in genere pesci, crostacei e piccoli mammiferi. Queste tartarughe sono molto legate alla vita acquatica e raggiungono la riva solo per la deposizione delle uova (ne cova da 8 a 52, che si schiudono dopo 60-100 giorni; di norma le nascite avvengono tra aprile e giugno).

La specie è classificata dalla IUCN Red List come vulnerabile ed è in via di estinzione poiché le sue carni sono ricercate per la preparazione del brodo.

Nel nostro paese:
– ne è vietata la detenzione e la vendita perchè ritenuta pericolosa;
– è inclusa, ai sensi del REG UE 1143/2014, nell’elenco delle “specie aliene” ritenute dannose per la fauna autoctona.

Gli avvistamenti della scorsa estate e le segnalazioni attuali, fanno pensare che si tratti di animali detenuti illegalmente che sono stati volutamente liberati nel laghetto.

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