“Nella vita non bisogna mai mollare”. È questo il messaggio che oggi l‘imperiese Carmelo Multari, 71 anni, con due protesi alle anche, ha voluto lanciare sfidando il “record dell’ora” in bicicletta al velodromo di Andora.
Cos’è il record dell’ora? Si tratta di una disciplina individuale del ciclismo su pista in cui l’atleta gareggia contro il tempo, cercando di percorrere la maggiore distanza che gli è possibile nel corso di un’ora.
Imperia: 71anni, 2 protesi e il record dell’ora in bici. L’impresa di Carmelo Multari
Carmelo, da sempre appassionato di ciclismo, dopo un’importante operazione subita nel 2017, ha dovuto ricominciare da zero e non ha mai mollato. A due mesi dall’intervento era già sulla sella della sua amata bicicletta, a dicembre 2019 ha rifondato lo storico gruppo ciclistico del Circolo Parasio e, questa mattina, al velodromo di Andora si è cimentato nel “record dell’ora” alla presenza dei cronometristi della FIC (Federazione Italiana Cronometristi) e del giudice di gara Stefano Cassiano, nelle veci del giudice Luca Giordano, della CSAIN (ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI).
Come certificato dagli strumenti dei cronometristi, in un’ora Carmelo ha compiuto 186 giri della pista per un totale di 30.585 km. Un risultato che è andato oltre le aspettative dello stesso atleta e anche dei presenti.
L’attuale detentore del record mondiale è il belga Victor Campenaerts che, nell’aprile 2019, ha percorso 55,089 km in un’ora. Ovviamente, l‘obiettivo di Carmelo non era quello di battere questo primato, ma quello di sfidare se stesso e lanciare un messaggio di speranza e ottimismo per tutti coloro che hanno subito gravi operazioni come lui.
Carmelo Multari
“È andata molto bene – ha raccontato a ImperiaPost Carmelo Multari all’arrivo – Era la prima volta che facevo un giro su pista, non ero abituato. All’inizio frenavo in curva, poi ho preso il giro e sono riuscito ad andare. Su strada è un’altra cosa. Qui si è condizionati, la pista è corta, circa 160 metri. Ho dato il massimo, di più non potevo dare.
Io appartengo alla squadra “Blu di mare” del circolo Parasio, che adesso abbiamo ricomposto. Ci tenevo fare questa gara per invogliare le persone che sono state operate come me a non mollare, la vita continua.
Io sono stato operato la prima volta nel 2017 a novembre e a marzo del 2018 la seconda. Dopo 2 mesi dall’intervento andavo già in bicicletta. Dovevo provare il record già l’anno scorso, ma con il lockdown sono rimasto fregato e dopo un anno ho ritentato. Mi sono allenato.
Sono molto soddisfatto, averla finita è un gran risultato, non ha importanza il tempo, è importante il messaggio.
Il risultato è andato oltre le mie aspettative. Pensavo di fare circa 27/28 km, invece ne ho fatti più di 30. Sono molto felice”.
Stefano Cassiano – Giudice di Gara
“Il signor Carmelo ha fatto un grande risultato – ha commentato a ImperiaPost il giudice Stefano Cassiano – Ora chiederò conferma dei dati al cronometrista per ufficializzare il risultato. Speriamo che il suo messaggio venga raccolto da molti suoi coetanei e da chi ha avuto problemi e interventi come lui per far sì che si riavvicinano all’ambiente sportivo e all’attività fisica, uno sprono anche dal punto di vista psicologico per recuperare dai momenti difficili.
Un riconoscimento? Sicuramente. Ora abbiamo bisogno di tutti i dati. Sicuramente dopo un risultato simile il minimo che possiamo fare è omaggiarlo con un attestato di partecipazione e soprattutto di inventiva. È la prima volta che ci troviamo davanti a un evento simile, ed è specialmente importante in un momento di pandemia come quello di adesso, durante il quale difficilmente ci sono occasioni per ritrovarsi insieme e fare attività sportiva”.
Ecco il finale della gara in diretta:
Gaia Ammirati