23 Dicembre 2024 17:32

23 Dicembre 2024 17:32

Imperia: Trasporto Pubblico Locale ai privati, il no di Rifondazione Comunista. “Totalmente contrari, serve inversione di tendenza”

In breve: In una nota, la Federazione provinciale di Imperia del Partito della Rifondazione Comunista spiega i motivi della propria posizione.

“La Federazione Provinciale di Imperia di Rifondazione Comunista è totalmente contraria ad ogni ipotesi di cessione a Privati del Trasporto Pubblico Locale di servizio in e fra il ponente Ligure e il Piemonte gestito da RT” . In una nota, la Federazione provinciale di Imperia del Partito della Rifondazione Comunista spiega i motivi della propria posizione.

Trasporto Pubblico Locale: la nota del Partito della Rifondazione Comunista – Federazione provinciale di Imperia

“La Federazione Provinciale di Imperia di Rifondazione Comunista è totalmente contraria ad ogni ipotesi di cessione a Privati del Trasporto Pubblico Locale di servizio in e fra il ponente Ligure e il Piemonte gestito da RT , RT linea ed RTP per alcuni precisi motivi:

1. Sul piano ideologico perché non è ammissibile subordinare a logiche di profitto privato servizi collettivi essenziali quali sanità, scuola, trasporti, servizio idrico. In particolare nel settore trasporti tale logica finisce per escludere il servizio ai territori più disagiati, perché meno remunerativo, non facendo altro che favorire il già gravissimo stato di abbandono dell’entroterra.

2. Sul piano economico perché l’affidamento tramite bando su un prezzo base determina, ed ha già determinato, l’andamento deserto delle gare con successive offerte a pesantissimo ribasso, sottomettendo il bene pubblico ad una logica di vero e proprio strozzinaggio da parte del Privato. Ed inoltre finisce per far gravare i costi delle linee periferiche non remunerative esclusivamente sul Pubblico, escludendo quel necessario bilanciamento fra servizio remunerativo e servizio essenziale.

3. Sul Piano della efficacia in quanto gran parte delle risorse umane vengono in tali processi ridotte, punite e dequalificate, annientando il patrimonio comune di abilità, conoscenze, professionalità che sole trasformano una attività economica in un servizio pubblico a beneficio dei cittadini.

4. Sul piano della sostenibilità ambientale – di cui molto si parla – il trasporto locale deve essere fortemente attrattivo per abbattere il pesantissimo rilascio di gas serra da parte del trasporto individuale quotidiano: dunque un TPL gratuito che annulli le complicazioni per l’acquisto del biglietto, e liberi i posti di lavoro da controllori reimpiegandoli come autisti per il necessario incremento delle corse. Questa gratuità, come per il servizio sanitario nazionale, per la manutenzione stradale e persino per la RAI, deve trovare integrazione economica in una fiscalità generale che sia fortemente progressiva in base al reddito, su base – per ora – regionale.

Rifondazione comunista, ancor più alla luce degli accadimenti cui siamo sottoposti, chiede una decisa inversione di tendenza che garantisca una gestione interamente in-house del TPL, il solo a poter garantire anche il necessario svolgimento in sicurezza anti covid del trasporto degli studenti, elemento critico dell’intero settore scolastico di cui tutti giustamente reclamano la piena ripresa in presenza”.

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