23 Novembre 2024 21:18

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23 Novembre 2024 21:18

Imperia: critiche al Centro Antiviolenza, la replica della direzione. “Ritardi dovuti a problemi tecnici. Queste polemiche danneggiano le donne stesse”

In breve: La donna, aveva evidenziato la difficoltà nel riuscire a ottenere un incontro con il Centro Antiviolenza di Imperia.

Il Centro Antiviolenza ISV della provincia di Imperia interviene, tramite una nota stampa, per replicare alle critiche mosse da Ausonia Minniti, operatrice di un centro antiviolenza a Milano.

La donna, aveva evidenziato la difficoltà nel riuscire a ottenere un incontro con il Centro Antiviolenza di Imperia.

Critiche al Centro Antiviolenza di Imperia: la replica della direzione

“Siamo rimaste spiacevolmente stupite da quanto letto, dalle affermazioni fatte e soprattutto dai toni utilizzati. In più di dieci anni di servizio non ci era mai capitato di essere attaccate in questi modi.

Come è stato spiegato alla signora Ausonia abbiamo purtroppo avuto un problema con il numero verde non dipeso da noi; negli scorsi giorni stavamo attuando il passaggio ad un’altra compagnia telefonica e c’è stato un problema nella voltura di tale utenza.

Ci siamo accorte nella giornata di lunedì 22 che telefonando al numero verde il telefono nella sede non squillava e abbiamo immediatamente provveduto a comunicare alle compagnie telefoniche, al Comune di Sanremo e alla cooperativa che gestisce il Centro il disservizio.

Nello stesso momento abbiamo comunicato alla Questura di Imperia un’altra linea fissa sulla quale era possibile telefonare o lasciare un messaggio in modo da poterlo fornire alla ragazza vittima di violenza che aveva sporto da loro denuncia e sul quale era possibile chiamarci e lasciarci un messaggio.

Nella giornata di martedì 23 (giorno in cui siamo in turno al pomeriggio) abbiamo ascoltato il messaggio lasciato in segreteria e poco dopo la signora ha telefonando al numero fisso che era stato fornito alla sua amica e abbiamo fissato un appuntamento per il giorno successivo con un’operatrice del Centro scusandoci per non aver risposto nelle giornate di lunedì e di venerdì e spiegando che purtroppo ci eravamo accorte solo lunedì del problema al numero verde.

Durante il colloquio in presenza l’operatrice ha spiegato ulteriormente alla signora Ausonia e alla ragazza da lei accompagnata quanto accaduto. Nella mattinata di venerdì abbiamo risentito la vittima (come da accordi presi) e concordato un nuovo appuntamento per lunedì, giorno in cui a seconda dei suoi turni di lavoro verrà preso l’appuntamento con l’avvocata (a tal proposito precisiamo che la vittima ha affermato di avere già un’avvocata di riferimento).

Al di là del disservizio al numero verde il primo colloquio è stato fissato con celerità (il giorno dopo in cui abbiamo parlato telefonicamente con la signora) e dopo due giorni è stato fissato l’appuntamento con la psicologa. Ci teniamo a ricordare inoltre che in caso di emergenza e di pericolo è necessario e telefonare al numero unico di emergenza 112 e che il fatto che l’autore di violenza sia libero non è un problema che può essere risolto da un Centro Antiviolenza.

Dal 2009 abbiamo seguito centinaia e centinaia di donne e non è mai successo che qualcuno non riuscisse a contattarci o che dovesse aspettare per un appuntamento. Oltre al numero verde sono infatti attive la nostra mail e il servizio messenger della pagina facebook e si può accedere presso le sedi direttamente nei giorni e orari di apertura indicati sul sito e sul volantino (la signora ha scritto una mail solo martedì mattina ma non ha provato a scrivere sulla nostra pagina FB grazie alla quale avrebbe ricevuto risposta immediata o a recarsi direttamente allo sportello).

Nel nostro Centro lavorano volontarie, operatrici e professioniste con anni di formazione sulla violenza di genere ed altrettanti anni di esperienza accomunate dal desiderio di aiutare le tante donne vittime di violenza del nostro territorio, obiettivo che viene portato avanti quotidianamente con impegno e dedizione.

Siamo pertanto molto dispiaciute del fatto che una persona che non conosce nulla del nostro lavoro e del nostro servizio abbia mosso delle critiche gratuite decidendo di renderle pubbliche (invece che esporle e confrontarsi oralmente durante l’incontro avuto con l’operatrice) nonostante le avessimo spiegato il motivo del disservizio e nonostante la questione fosse risolta e l’appuntamento fosse stato fissato.

Rimaniamo ancor di più stupite che la signora, operatrice anch’essa di un Centro Antiviolenza, non abbia mostrato un minimo di comprensione e di sensibilità per le colleghe e che abbia deciso di rendere pubbliche le sue idee denigrando e screditando e il Centro Antiviolenza e non pensando alle conseguenze che quest’azione può avere, tra le quali rendere ancora più difficile per le donne vittime di violenza chiedere aiuto ad un servizio che le potrebbe invece sostenere e supportare. Si parla molto di rispetto e dell’importanza della relazione e della collaborazione tra donne e quanto accaduto è un chiaro esempio del contrario che ci lascia dispiaciute e amareggiate”.

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