12 Novembre 2024 20:44

Cerca
Close this search box.

12 Novembre 2024 20:44

Covid, Liguria: vaccini, parla presidente Toti. “Somministrazione Pfizer e Moderna sopra 75%. Per Sanremo scelta dolorosa ma necessaria”/Tutti i dati

In breve: Lo ha detto il Presidente Giovanni Toti nel corso della conferenza stampa di aggiornamento.

“Sui vaccini continuo a leggere informazioni molto imprecise. Per i vaccini Pfizer e Moderna siamo oltre il 75% di somministrazioni sui vaccini che ci sono stati consegnati, e per Astrazeneca arriveremo a identiche percentuali nelle prossime due settimane coinvolgendo i medici di medicina generale, con i quali stiamo perfezionando l’accordo in queste ore.

Non solo su Sanremo e Ventimiglia c’è un incremento dell’incidenza del Covid, anche se la prossima settimana resteremo in zona gialla a esclusione dell’estremo ponente che si conferma al di sopra della media regionale.

Rispetto ad altre regioni italiane, comunque, la situazione in Liguria è meno preoccupante, anche per la pressione sugli ospedali: siamo ancora in una fase tutto sommato favorevole” – Lo ha detto il Presidente Giovanni Toti nel corso della conferenza stampa di aggiornamento.

Coronavirus: vaccini, parla presidente Liguria Toti

“La percentuale totale dei vaccini somministrati è del 65% – ha continuato – Nella settimana prossima, prima ancora che entrino in campo i medici di famiglia, saranno erogati 14mila vaccini Astrazeneca oltre al flusso di 20mila vaccini Pfizer e Moderna programmati, quindi sicuramente saliremo sopra la quota del 70% di somministrato, quota che è già stata raggiunta per Pfizer e Moderna con risultati importanti sulla curva dell’incidenza in rapporto all’età.

Le persone vulnerabili tra 18 e 65 anni invece si vaccinano con Astrazeneca, probabilmente cominceranno dalla prossima settimana prenotazioni e vaccinazioni ma anche in questo caso daremo la data precisa lunedì prossimo, stiamo ancora affinando il sistema di prenotazione: avverrà comunque sempre attraverso il medico di medicina generale che in questo caso somministrerà anche il vaccino.

Le persone vulnerabili sopra i 65 anni verranno vaccinate con Pfizer e Moderna da fine di maggio, in sovrapposizione con le ultime settimane degli ultraottantenni. La prenotazione avverrà attraverso il medico che definirà anche lo status di vulnerabilità del paziente e la somministrazione avverrà attraverso gli stessi centri che oggi vaccinano gli ultraottantenni.

Le persone tra 70 e 79 saranno vaccinate con Pfizer e Moderna, le prenotazioni partiranno probabilmente da inizio aprile attraverso tutti i canali che vengono utilizzati attualmente per gli ultraottantenni e verranno anche vaccinati attraverso lo stesso percorso.

Le categorie prioritarie (personale della scuola, uffici giudiziari, polizia locale e di protezione civile) tra i 18 e i 65 anni potranno cominciare a prenotarsi dal 9 marzo attraverso il medico di medicina generale o attraverso gli elenchi a disposizione delle aziende sanitarie locali.

Per i corpi di polizia e le forze armate la vaccinazione avverrà attraverso le aziende sanitarie in accordo con il responsabile medico della Questura o di altra struttura: cominceranno già la prossima settimana anche senza prenotazione.

Così avverrà per il personale docente e non docente dell’Università, che verrà vaccinato attraverso la medicina del lavoro e il dipartimento di igiene universitario al San Martino. Il personale di scienze infermieristiche si occuperà della vaccinazione”.

“Stiamo dunque mettendo in campo un sistema complesso – ha detto ancora il Governatore – Entro i primi giorni di giugno un numero importante di persone sarà vaccinato. Per la provincia di Imperia stiamo accelerando ulteriormente data la situazione di particolare allarme della zona.

Ho incontrato il sindaco di Sanremo e i rappresentanti delle categorie della città. Abbiamo spiegato perché è stata presa una decisione che, siamo certi, comporta un danno; ma siamo altrettanto certi che tutti loro mettono la salute davanti a qualsiasi altro interesse. Aver fatto il Festival è il risultato di un grande sforzo, non era giusto rinunciarci, ma questo non vuol dire che per la città debbano valere regole diverse da quelle vigenti nel resto del territorio. Siamo certi che la scelta fatta sia la più appropriata per l’incidenza del virus su quel territorio”.

“Continuo a sentire uno spaesamento per il cambio di colore in pochi giorni – ha concluso – ricordo che in questo momento stanno cambiando fascia importanti città di tutto il Nord Italia, la Liguria va anche abbastanza bene da questo punto di vista: fasce rosse e arancioni rafforzate un po’ ovunque. Il metodo che ci siamo dati comporta anche la necessità di scelte repentine in determinate situazioni”

Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione Alisa

“Domani uscirà il report numero 42, dalle stime fatte in Alisa, si conferma la nostra capacità di monitoraggio e accertamento che rientra pienamente negli standard stabiliti a livello nazionale e europeo. Il report osserva un aumento dell’indice di trasmissione con un indice RT la cui stima si attesta a 0.96 che corrisponde a quello di due settimane fa, l’indice RT medio è in salita ed e pari a 1.03, senza nessuna pressione significativa sugli ospedali.

La Liguria presenta, secondo le stime, un rischio moderato che corrisponde all’area gialla. Il quadro epidemiologico non è costante e rileva un’incidenza elevata in Asl 1 dove il tasso oscilla per molte giornate tra 4 e 5 casi su 10.000, due volte e mezzo quello regionale che si traduce anche in un incremento degli ospedalizzati.

Nell’ambito della Asl 1 il quadro è variegato: il distretto di Ventimiglia soffre la vicinanza con la Francia con un tasso incidenza superiore a 4, con un aumento negli ultimi giorni dell’incidenza anche nell’area di Sanremo che ha giustificato le ordinanze emanate, l’area di Imperia invece ha un quadro paragonabile a quello delle altre province.

A partire da dicembre è cambiata l’incidenza per fascia di età: a Natale gli over 80 rappresentavano il maggior numero di casi con un tasso elevato di ospedalizzazione: grazie alla partenza della campagna di vaccinazione anticovid il tasso è cambiato, con una prodigiosa diminuzione dell’età media dei contagiati, si è passati da 30 casi su 100.000 abitanti a circa 15 casi, con una incidenza dimezzata che è aumentata invece nelle fasce di popolazione in età scolare”.

Barbara Rebesco, responsabile regionale logistica vaccinazione anticovid

“Abbiamo un dato positivo che evidenzia un importante trend di crescita delle dosi in consegna: da oltre 72.000 dosi ricevute a gennaio siamo passati a 116.000 dosi consegnate a febbraio, sono invece oltre 234.000 dosi programmate per marzo. Nel mese di marzo inoltre ci sarà un incremento di oltre 36.000 dosi di vaccino AstraZeneca quindi maggiori risorse per implementare la nostra campagna vaccinale. L’11 marzo, inoltre, è prevista una seduta straordinaria di valutazione del vaccino Johnson & Johnson somministrabile in singola dose, si tratta di uno strumento che aumenta le armi per potenziare la campagna vaccinale.
Nelle settimane 25-31 gennaio e 22-29 febbraio, per i vaccini MRNA, abbiamo registrato una percentuale di dosi somministrate con un trend in aumento che è passato dal 75% a oltre 77%”.

Angelo Gratarola, responsabile dipartimento regionale emergenza urgenza

“Ci avviciniamo ad un fine settimana un pochino differente rispetto alle settimane precedenti, in quanto l’aumento dell’incidenza della circolazione del virus si ripercuote inevitabilmente sulla pressione sul Pronto Soccorso e dunque anche sulla necessità di ricovero ospedaliero. La Liguria presenta al suo interno una pressione elevata a ponente ed è circondata da regioni ad alta circolazione virale. Al momento la pressione sulle terapie intensive risulta costante. Restano per ora costanti i valori delle settimane precedenti. Anche il Pronto Soccorso ha avuto un aumento di numero, ma ciò non ha generato particolari criticità gestionali o legate alla ricerca di posti letto”.

Matteo Bassetti, responsabile clinica malattie infettive San Martino

“Si sta per chiudere una settimana un pochino più difficile rispetto alle precedenti. Si è tornata ad avere una certa pressione, riprova ne è che, a stasera, il reparto di Malattie Infettive risulta pieno. Si tratta di una situazione che sta progressivamente cambiando in molte regioni italiane. I reparti di Malattie Infettive sono perfettamente attrezzati e se dovesse esserci un incremento dei casi, previsto tra questa settimana e le prossime quattro, noi siamo pronti. Abbiamo ricevuto anche un certo aumento delle richieste domiciliari. Aumentano anche i ricoveri in fast-track, che hanno raggiunto oggi le 60 unità”.

Condividi questo articolo: